Commemorazione dei Defunti - Totensonntag mit Gedenken der Verstorbenen

Commmemorazione dei Defunti 2015 - Gottesdienst mit Totengedenken 2015 - Foto: Sabine Wolters
Commmemorazione dei Defunti 2015 - Gottesdienst mit Totengedenken 2015 - Foto: Sabine Wolters

Alla fine dell’anno liturgico a novembre ogni anno celebriamo un culto con la commemorazione dei defunti. È il luogo per tenere sveglio il ricordo di coloro che ci hanno preceduti nella morte, ma anche per percepire la guarigione delle ferite del commiato.

Am Ende des Kirchenjahres im November feiern wir jedes Jahr in unserer Gemeinde einen Gottesdienst mit Gedenken an die Verstorbenen. Dies ist ein Ort, die Erinnerung an die, die uns vorausgegangen sind, wach zu halten, aber auch die Heilung der Wunden des Abschieds wahrzunehmen.



Domenica, 13 novembre 2022

Sonntag, 13. November 2022

ore 11 Uhr




Domenica, 21 novembre 2021

Sonntag, 21. November 2021

ore 11 Uhr




Commemorazione dei Defunti 2016


Il 24 agosto 2016, il Centro-Italia è stato colpito da un terremoto con complessivamente circa 300 vittime. Quasi nessuno di noi avrà conosciuto di persona qualcuno di loro, ma non ci vuole neanche tanta fantasia per sentirsi coinvolti. Nostra figlia era appena giunta in Umbria il giorno precedente, ovviamente munita di telefono, ma per un disguido tecnico il suo messaggio inviato immediatamente ci è arrivato con ore di ritardo. Se il purgatorio effettivamente esiste, potrei immaginarmelo come in queste ore di attesa ansiosa.

La morte in sé è inevitabile, ma questo fatto lo rimuoviamo volentieri nel trantran di tutti i giorni. Quindi ci colpisce con maggiore violenza quando ancora una volta un amico o parente perde la sua lotta contro il cancro oppure – come abbiamo appena visto – intere famiglie vengono cancellate dalla malaugurata miscela tra una catastrofe naturale e difetti nell’edilizia.

Una prima consolazione in entrambi i casi la troviamo guardandoci attorno. Il funerale di una brava persona, un figlio che ha preceduto i suoi genitori nella morte, un ultimo saluto commovente da parte di tutto un villaggio. I volontari accorsi da ogni dove che lavorano senza sosta esaurendo anche le loro forze per magari trovare ancora qualcuno in vita sotto le macerie o fornendo dei pasti caldi ai sopravvissuti. .Domenica, 13 novembre 2016 durante il culto commemoriamo i Defunti. Insieme possiamo ricordare i cari che abbiamo dovuto salutare negli ultimi 12 mesi e forse dedichiamo anche un pensiero a chi è già mancato da più tempo, ma che sentiamo ancora tanto presente comunque. (SW)

Grafica-Graphik: Pfeffer
Grafica-Graphik: Pfeffer


Gedenken der Verstorbenen 2016


Am 24. August 2016 wurde Mittelitalien von einem Erdbeben betroffen, das knapp 300 Opfer forderte. Kaum jemand von uns wird einzelne von ihnen persönlich gekannt haben, aber es gehört nicht viel Phantasie dazu, sich betroffen zu fühlen. Unsere Tochter war am Vortag in Umbrien eingetroffen, sie hatte selbstverständlich ihr Telefon dabei, aber durch ein Funkloch kam ihre schon nachts losgeschickte mündliche Entwarnung erst am späten Vormittag bei uns an. Sollte es eine Vorhölle tatsächlich geben - so wie in diesen Stunden der Ungewissheit könnte ich sie mir vorstellen. 

Der Tod an sich ist unvermeidlich, doch diese Tatsache verdrängen wir im Alltag gern. Umso heftiger werden wir mit ihr konfrontiert, wenn wieder jemand aus unserem Freundes- oder Verwandtenkreis den Kampf gegen den Krebs verliert oder - wie gerade geschehen - ganze Familien durch das unglückliche Zusammentreffen von Naturkatastrophe mit Baupfusch ausgelöscht werden. 

Ein erster Trost kann in beiden Fällen aus einem Blick auf das Umfeld gezogen werden. Die Beerdigung eines lieben Menschen, der vor seinen Eltern verstarb und von dem sich eine ganze Dorfgemeinschaft verabschiedet. Die Helfer aus allen Himmelsrichtungen, die bis zur eigenen Erschöpfung mit anpassen, um eventuell doch noch Überlebende aus den Trümmern zu bergen oder ihre Angehörigen regelmäßig mit Mahlzeiten zu versorgen. 

Am Sonntag, den 13. November 2016 gedenken wir während des Gottesdienstes der Verstorbenen. Gemeinsam können wir dabei innehalten uns auf die Menschen besinnen, von denen wir in den vergangenen 12 Monaten Abschied nehmen mussten und vielleicht denken wir dabei auch an diejenigen, deren Tod schon länger her ist, die aber immer noch präsent in unserem Leben sind. (SW)