La nostra rete - Unser Netzwerk

♦ nella tradizione evangelica luterana (EKD, VELKD, FLM, …)

♦ nella CELI (Chiesa Evangelica Luterana in Italia) a livello nazionale

♦ come parte di GESTOR (Comunità di GEnova, Sanremo, TORino)

♦ nella Città di Torino

♦ nell’ecumene locale e in generale (con i francescani nella vita comunitaria quotidiana e nelle „grandi occasioni“, come la Settimana di Preghierga per l‘Unità dei Cristiani, la Giornata Mondiale di Preghiera, le preghiere ecumeniche, la Giornata ecumenica, e in generale i contatti con i partner ecumenici, la CECE ecc.)

♦ nell’impegno diaconico-sociale (Mensa dei Poveri, Tampep, Articolo 10,…). 

La Comunità di Torino si pone nella trazione evangelica luterana e fa parte della Chiesa Evangelica Luterana in Italia (CELI).

Tramite essa è collegata con chiese e organizzazioni evangeliche e luterane in tutto il mondo, per esempio con la EKD (Evangelische Kirche in Deutschland = Chiesa Evangelica in Germania), la VELKD (Chiesa Unita Evangelica Luterana della Germania), la Federazione «Martin Lutero» (Martin-Luther-Bund), la Federazione Mondiale Luterana (FML), l’Opera Gustavo Adolfo (Gustav-Adolf-Werk)…

Tramite la CELI, ma spesso anche direttamente, la Comunità di Torino cura contatti ed amicizie con le Comunità sorelle in Italia. È capitato varie volte di ospitare membri o gruppetti di altre Comunità della CELI a Torino, mentre vice-versa potremmo osare più spesso metterci in viaggio per scoprire anche le altre realtà della CELI.

Una delle opere sociali permanenti della nostra Chiesa, la Scuola Gesù di Nazareth a Torre Annunziata, da alcuni anni viene d’ufficio sostenuto da ogni singola Comunità della CELI con 2000 Euro annui, che devono obbligatoriamente provenire da fonti diverse dell’8 per 1000.

Da sempre speciale è il nostro rapporto con le Comunità di Genova e di Sanremo. Dovete sapere che il Piemonte e la Valle d’Aosta rientravano a lungo nel territorio di competenza della Comunità di Genova, prima che passo dopo passo si era creata una Comunità autonoma a Torino. Le comunità del Nordovest si completano a meraviglia; da alcuni anni questo legame particolare porta anche un nome ufficiale: GESTOR (GENOVA-SANREMO-TORINO).

Eine besondere Position nehmen für uns die Gemeinden Genua und Sanremo ein. Piemont und Aosta-Tal gehörten zum Gebiet der Gemeinde Genua, bevor in Turin schrittweise eine eigenständige Gemeinde entstand. Die Gemeinden des italienischen Nordwestens ergänzen sich wunderbar; diese besondere Verbundenheit hat seit einigen Jahren auch einen Namen: GESTOR (GENOVA-SANREMO-TORINO).

A livello personale nascono sempre dei contatti con i ragazzi delle Comunità di Milano e Ispra-Varese in occasioni dei weekend con i catecumeni dell’Italia Settentrionale centrale.

Sull’ordine del giorno dell’annuale Conferenza dei Presidenti è prevista anche la decisione a quale/quali comunità assegnare per l’anno successivo i fondi del Gustav-Adolf-Werk (Opera Gustavo Adolfo). Questo sussidio funziona in modo simile al Matching Grant, solo che in questo caso un terzo della somma complessiva deriva dalla comunità stessa, un terzo dal Gustav-Adolf-Werk e un terzo dal Concistoro, che gestisce il 40 % dei fondi OPM, mentre il restante 60 % viene gestito dalle singole comunità.

Quando a Torino è stato creata la posizione di un pastore a tempo pieno, la nostra Comunità ha potuto usufruire di questi fondi, per poter arredare i nuovi locali in Via Torricelli 66 in modo funzionale.

Chi volesse conoscere in un colpo solo rappresentanti di tutte le comunità della CELI, in un anno su due ne ha un‘opportunità favolosa se partecipa alla Giornata CELI, dal 2010 proposta a un ritmo biennale. 

Seguendo di volta in volta un tema forte, gruppi piccoli e grandi da tutta Italia presentano le loro comunità e si sta tutti insieme.

Più formale e a «numero chiuso», ogni anno si svolge il Sinodo, il «parlamento» della nostra Chiesa che delibera sulle grosse linee che il Concistoro dovrà mettere in pratica durante l’anno. La nostra Comunità ha attualmente diritto a tre sinodali, di cui uno è d’ufficio il Pastore, mentre gli altri due sono laici.

Nell’ambito della Rete delle Donne della CELI, la nostra Comunità è attualmente rappresentata da Katia Cavallito in veste di referente regionale. In passato, Malvina Brinatti era persino presidente della Rete delle Donne. La Rete delle Donne organizza in tutta Italia seminari relativi a svariati temi, spesso aperti anche alle donne delle regioni adiacenti. Dopo un intervallo prolungato, nell’autunno del 2016 Torino ha di nuovo ospitato un seminario, preceduto qualche mese prima da un brunch delle donne in Via Torricelli.

A Torino e per la nostra Comunità, l’Ecumene si presenta in tanti contesti diversi. Quella più ovvia e oramai naturale è quella vissuta con i frati francescani che ospitano i nostri culti nel Convento Sant’Antonio da Padova e con i quali si sono creati sempre più appuntamenti fissi per unire le persone dei due mondi (cattolico e luterano) in iniziative comuni.

Vedi anche ECUMENE, dove si trovano anche alcune indicazioni circa le forme di ecumene protestante a Torino nelle quali siamo coinvolte.

A un livello più teorico e, se vogliamo, amministrativo, si svolge l’ecumene in seno alle varie federazioni. 

Membri laici del nostro Consiglio e/o il pastore partecipano alle sedute ConCon, della FCEI = Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (sito: www.fedevangelica.it), che offre tra i suoi servizi il più noto = Servizio Rifugiati e Migranti, ora in via di ridefinzione con inserimento nel progetto Mediterranean Hope. 

Tramite la Rete delle Donne Luterane (RDL) e il Sinodo, possiamo entrare in contatto con la FDEI = Federazione delle Donne Evangeliche in Italia. Più avanti approfondiremo maggiormente tutte queste collaborazioni.

Il nostro sostegno per l’impegno sociale avviene (finora) prevalentemente a livello finanziario, con l’aiuto di collette e assegnazioni di fondi deliberati dal Consiglio della Comunità, in alcuni casi anche con l’impegno individuale di singoli membri della Comunità, il che non significa che l’uno escluda l’altro, se pensiamo per esempio alla Mensa dei Poveri gestita dai francescani.

Una particolare sensibilità per il destino dei migranti e delle migranti nasce da parte delle nostre radici fuori dall’Italia, in combinazione con la coscienza di essere privilegiati rispetto a tanti rifugiati e migranti più recenti. Non è quindi un caso che la comunità sostenga per esempio TAMPEP in alcuni suoi progetti, un’associazione onlus che opera nell’informazione dell’opinione pubblica e degli interessati e presta un aiuto concreto alle vittime della tratta umana.

Anche Articolo 10 riceve il nostro sostegno.

Oltre alla classica donazione quest’associazione punta soprattutto ad organizzare e chiedere un aiuto spontaneo, ben definito o anche artigianale (lavori di riparazioni in casa eseguiti gratuitamente) o cercando di volta in volta oggetti di prima necessità, come carrozzine, attrezzi da cucina e via discorrendo. 

Il minimo che riesce a fare chiunque abbia a disposizione una connessione ad internet è il passa parola per far sapere a più gente possibile il fabbisogno del momento.

Adesso come adesso, noi membri del Consiglio di Chiesa siamo dell’avviso che a Torino e dintorni esistano già abbastanza iniziative sociali collaudate che meritano di essere sostenute, piuttosto di tirare fuori un «nostro» progetto comunitario che per ora rischierebbe di fallire per mancanza di persone che possano portarlo avanti in modo continuativo. Se la situazione dovesse cambiare sensibilmente, non sarebbe comunque da escludere a priori un tale progetto per il futuro.