Il Funerale - Die Beerdigung


(FUNERALE-2015-001-SW) Rosa appassita - verwelkende Rose
Foto: Sabine Wolters

Vita e morte vanno insieme. Nella nostra Comunità siamo consapevoli di questo fatto. La Fede cristiana con la speranza nella resurrezione non facilità di per sé l'ultimo saluto a una persona amata, ma aiuta a sopportare il lutto, viverlo e superarlo.

Leben und Tod gehören zusammen. In unserer Gemeinde sind wir uns dieser Einsicht bewusst. Der christliche Glaube mit der Hoffnung auf die Auferstehung macht den Abschied von einem geliebten Menschen nicht unbedingt leichter, aber er hilft die Trauer auszuhalten, sie zu gestalten und sie zu bewältigen


Il lutto è un processo che richiede molto tempo e forza. Il funerale – sotto qualsiasi forma questo avvenga – rappresenta un importante punto di riferimento in questo processo. 

Si tratta di dare una forma al commiato. Si avrà un incontro tra i ricordi personali dei famigliari e il messaggio biblico della speranza che si rivolge sia al defunto/alla defunta, sia a coloro che ora continueranno la loro vita senza di lui/lei. 

In un certo senso, la morte arriva sempre inaspettatamente. Per questi casi, il Pastore può essere contattato in qualsiasi momento. Oltre a curare la celebrazione del funerale stesso, è anche a disposizione di chi è entrato nel calvario e dei suoi famigliari. E affinché il lutto possa fare il suo corso oltre al giorno del funerale entrando in una nuova fase, il Pastore può essere contattato anche nel periodo successivo.

Trauer ist ein Prozess, der lange Zeit in Anspruch nimmt und Kraft kostet. Die Bestattung – in welcher Form auch immer sie stattfindet – ist ein wichtiger Bezugspunkt dabei. Es geht darum, den Abschied zu gestalten. Dabei treffen die persönlichen Erinnerungen der Angehörigen auf die biblische Botschaft der Hoffnung, die sich sowohl auf den/die Verstorbene/n richtet, als auch auf die, die nun ihr Leben ohne ihn/sie weiterführen. 

In einem gewissen Sinn kommt der Tod immer unerwartet. In solchen Fällen ist der Pfarrer jederzeit ansprechbar. Über die Gestaltung der Begräbnisfeier hinaus steht er auch für die Begleitung von Sterbenden und ihrer Angehörigen zur Verfügung. Und damit der Bestattung der Prozess der Trauer nicht endet, sondern in eine neue Phase tritt, kann der Pfarrer auch danach immer kontaktiert werden.



(FUNERALE-2015-002-SW) Commemorazione dei Defunti - Totengedenken
Commemorazione dei Defunti 2015 - Gottesdienst mit Totengedenken 2015 - Foto: Sabine Wolters

Alla fine dell’anno liturgico a novembre ogni anno celebriamo un culto con la commemorazione dei defunti. È il luogo per tenere sveglio il ricordo di coloro che ci hanno preceduti nella morte, ma anche per percepire la guarigione delle ferite del commiato..

Am Ende des Kirchenjahres im November feiern wir jedes Jahr in unserer Gemeinde einen Gottesdienst mit Gedenken an die Verstorbenen. Dies ist ein Ort, die Erinnerung an die, die uns vorausgegangen sind, wach zu halten, aber auch die Heilung der Wunden des Abschieds wahrzunehmen.


Commemorazione dei Defunti 2016


Il 24 agosto 2016, il Centro-Italia è stato colpito da un terremoto con complessivamente circa 300 vittime. Quasi nessuno di noi avrà conosciuto di persona qualcuno di loro, ma non ci vuole neanche tanta fantasia per sentirsi coinvolti. Nostra figlia era appena giunta in Umbria il giorno precedente, ovviamente munita di telefono, ma per un disguido tecnico il suo messaggio inviato immediatamente ci è arrivato con ore di ritardo. Se il purgatorio effettivamente esiste, potrei immaginarmelo come in queste ore di attesa ansiosa.

La morte in sé è inevitabile, ma questo fatto lo rimuoviamo volentieri nel trantran di tutti i giorni. Quindi ci colpisce con maggiore violenza quando ancora una volta un amico o parente perde la sua lotta contro il cancro oppure – come abbiamo appena visto – intere famiglie vengono cancellate dalla malaugurata miscela tra una catastrofe naturale e difetti nell’edilizia.

Una prima consolazione in entrambi i casi la troviamo guardandoci attorno. Il funerale di una brava persona, un figlio che ha preceduto i suoi genitori nella morte, un ultimo saluto commovente da parte di tutto un villaggio. I volontari accorsi da ogni dove che lavorano senza sosta esaurendo anche le loro forze per magari trovare ancora qualcuno in vita sotto le macerie o fornendo dei pasti caldi ai sopravvissuti. .Domenica, 13 novembre 2016 durante il culto commemoriamo i Defunti. Insieme possiamo ricordare i cari che abbiamo dovuto salutare negli ultimi 12 mesi e forse dedichiamo anche un pensiero a chi è già mancato da più tempo, ma che sentiamo ancora tanto presente comunque. (SW)

(FUNERALE-2010-001-Pfeffer) Domenica con Commemorazione dei Defunti - Ewigkeitssonntag
Grafica-Graphik: Pfeffer


Gedenken der Verstorbenen 2016


Am 24. August 2016 wurde Mittelitalien von einem Erdbeben betroffen, das knapp 300 Opfer forderte. Kaum jemand von uns wird einzelne von ihnen persönlich gekannt haben, aber es gehört nicht viel Phantasie dazu, sich betroffen zu fühlen. Unsere Tochter war am Vortag in Umbrien eingetroffen, sie hatte selbstverständlich ihr Telefon dabei, aber durch ein Funkloch kam ihre schon nachts losgeschickte mündliche Entwarnung erst am späten Vormittag bei uns an. Sollte es eine Vorhölle tatsächlich geben - so wie in diesen Stunden der Ungewissheit könnte ich sie mir vorstellen. 

Der Tod an sich ist unvermeidlich, doch diese Tatsache verdrängen wir im Alltag gern. Umso heftiger werden wir mit ihr konfrontiert, wenn wieder jemand aus unserem Freundes- oder Verwandtenkreis den Kampf gegen den Krebs verliert oder - wie gerade geschehen - ganze Familien durch das unglückliche Zusammentreffen von Naturkatastrophe mit Baupfusch ausgelöscht werden. 

Ein erster Trost kann in beiden Fällen aus einem Blick auf das Umfeld gezogen werden. Die Beerdigung eines lieben Menschen, der vor seinen Eltern verstarb und von dem sich eine ganze Dorfgemeinschaft verabschiedet. Die Helfer aus allen Himmelsrichtungen, die bis zur eigenen Erschöpfung mit anpassen, um eventuell doch noch Überlebende aus den Trümmern zu bergen oder ihre Angehörigen regelmäßig mit Mahlzeiten zu versorgen. 

Am Sonntag, den 13. November 2016 gedenken wir während des Gottesdienstes der Verstorbenen. Gemeinsam können wir dabei innehalten uns auf die Menschen besinnen, von denen wir in den vergangenen 12 Monaten Abschied nehmen mussten und vielleicht denken wir dabei auch an diejenigen, deren Tod schon länger her ist, die aber immer noch präsent in unserem Leben sind. (SW)