18.05.2023 Testo della Predica - Predigttext


Dove e quando?


Giovedì 18 maggio 2023

ore 19:00

Culto comune con le Chiese Protestanti di Torino, con Santa Cena

Chiesa Battista

Via Passalacqua 12

Torino


Ascensione

Predica su Luca 24:44-53

epd-Bild - Kreuzkirche Herne
epd-Bild - Kreuzkirche Herne

Wo und Wann?


Donnerstag,  18. Mai 2023

19:00 Uhr

Gottesdienst mit Abendmahl, gemeinsam mit den protestantischen Kirchen Turins 

Baptistenkirche

Via Passalacqua 12

Torino 


Christi Himmelfahrt Predigt über 

Lukas 24,44-53 



Predica


44 Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono queste le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».

50 Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. 52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; 53 e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

I

Cara comunità, care sorelle e fratelli in Cristo!

Sono molto felice di poter tenere il sermone in questo culto ecumenico in occasione della festa dell'Ascensione, perché sono a Torino solo da pochi mesi come pastore luterano e già mi avete invitato a tenere la predica. Sono molto felice di farlo, perché trovo sempre bello quando noi cristiani celebriamo il culto insieme in modo ecumenico. Ma mi piace farlo anche perché il messaggio speciale dell'Ascensione è molto importante. Ha il potenziale per rafforzare le nostre chiese e per darci un nuovo orientamento.

Il grande messaggio della festa dell'Ascensione è che noi chiese qui riunite, anzi la stessa chiesa mondiale di Gesù Cristo, è sotto la benedizione del suo Signore risorto dalla morte ed esaltato alla destra di Dio. Luca ci racconta nel suo Vangelo che Gesù alzò le mani durante la sua ascensione e benedisse i suoi discepoli. Così facendo, ha impartito la sua benedizione su di loro e su tutta la sua Chiesa per tutti i tempi fino ad oggi. È la benedizione del Signore di tutti i signori, al quale Dio Padre ha dato ogni autorità in cielo e in terra. Non è forse grande questo messaggio dell'Ascensione?! Non dà forse a noi chiese il coraggio e la fiducia per il nostro cammino in questo mondo?!

 

Questa benedizione non solo può rafforzarci, ma può anche darci un orientamento come Chiesa di Gesù Cristo. Gesù impartisce la sua benedizione unitamente ad un incarico ai suoi discepoli. Luca ci dice, nel racconto dell'Ascensione, che prima di dare la sua benedizione ai discepoli, Gesù li inviò ad essere ambasciatori del suo Vangelo. Secondo Luca, Gesù mandò i discepoli a predicare "il pentimento nel suo nome per il perdono dei peccati" tra tutte le nazioni, affinché i discepoli invitino le persone a rivolgersi a Dio, a rivolgersi a Lui. In questo modo, rivolgendoci a Dio, possiamo chiedere il perdono dei nostri peccati che Gesù ci ha concesso attraverso la sua morte sulla croce. In questo modo Gesù ha anche chiarito ai suoi discepoli che la chiesa ha questa stessa missione e che questo è anche lo scopo di ogni chiesa. 

II

Credo sia estremamente importante che la Chiesa sia sempre consapevole di questa missione e che non perda di vista lo scopo della Chiesa.  La Chiesa può essere tale solo se segue questa missione. Molte volte, quando guardo la nostra chiesa e le sue azioni nel mondo, ho il timore che essa non sia più all'altezza della missione di Gesù. Questo messaggio e forse anche la chiesa stessa hanno perso chiarezza e profilo? La nostra chiesa è ancora una chiesa che predica "il pentimento per il perdono dei peccati" come ha ordinato Gesù? Come chiesa, non dovremmo forse essere più determinati ad invitare le persone alla conversione verso Dio? Come chiesa, dovremmo enfatizzare maggiormente il messaggio gioioso e liberatorio, ovvero che siamo riconciliati con Dio attraverso la morte e la resurrezione di Gesù Cristo, che i nostri peccati sono quindi perdonati e che è quindi possibile per noi tornare a Dio, tornare a casa in pace con Dio. 

Dobbiamo annunciare questo messaggio, seguendo il modello di Gesù stesso. Gesù ha anche chiamato le persone al pentimento, donando loro libertà e felicità. Forse conoscete la commovente storia dell'esattore delle tasse Zaccheo. Anch'essa è scritta nel Vangelo di Luca. Zaccheo prende troppi soldi dalle persone alla sua dogana, se li mette in tasca e vive nel lusso, ma vive anche molto solo, perché nessuno vuole avere a che fare con questo truffatore Zaccheo. Quando Gesù arriva a Gerico, dove vive Zaccheo, quest’ultimo, di statura piccola, si arrampica su un albero per guardare oltre la folla e vedere Gesù. Quando Gesù si avvicina all'albero, si ferma, guarda Zaccheo e lo chiama per nome: “Zaccheo! Scendi, oggi devo fermarmi a casa tua!” Durante la successiva visita di Gesù a Zaccheo, c'è effettivamente una grande svolta nella vita di Zaccheo. Zaccheo riconosce le sue malefatte e restituisce ai poveri ciò che ha indebitamente preso e gran parte delle sue ricchezze. Gesù allora dice di Zaccheo: "Oggi sei stato salvato". E di sè stesso Gesù dice: "Il Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a salvare i perduti". Proprio come Gesù ci mostra con Zaccheo, anche noi chiese dovremmo raggiungere le persone e richiamarle alla guarigione e alla comunione gioiosa con Dio.

Ma questo richiede anche parole chiare e inequivocabili, come quelle usate da Gesù stesso, che riassumano chiaramente il nostro messaggio cristiano e possano essere comprese dalle persone.

Conoscete tutti la bellissima Chiesa Valdese di Corso Vittorio Emanuele II? Avete mai osservato da vicino il portale? Sopra il portale della Chiesa Valdese c'è scritto: "Credi nel Signore Gesù Cristo e sarai salvato". Trovo che questo versetto degli Atti degli Apostoli sia molto bello e chiaro come messaggio centrale della chiesa. Con questo versetto, le persone vengono chiamate inequivocabilmente a Gesù Cristo e quindi al pentimento, al ritorno a Dio e alla pace con Lui - come è l'incarico di Gesù alla sua Chiesa. È fantastico che questo versetto sia scritto sopra il portale della Chiesa Valdese!

III

A volte noi chiese dobbiamo semplicemente riportare il Vangelo al centro dell’attenzione delle persone! Possiamo sentirci liberi e autorizzati a farlo! Non siamo forse sotto la benedizione del Signore, al quale è stata data ogni autorità in cielo e in terra?! Oltre alla sua benedizione, cosa promette Gesù ai suoi discepoli durante la sua ascensione? Prima che Gesù venga portato in cielo davanti ai discepoli, Luca ci dice che Gesù promette ai suoi discepoli la potenza dello Spirito Santo. Gesù si riferisce a questa potenza - come scritto anche in Luca - come "potenza dall'alto". Quindi le chiese non sono mai sole nel predicare il Vangelo nel mondo. perché la potenza dello Spirito Santo è con loro, cioè con noi; infatti, attraverso il suo Spirito Santo, Gesù stesso è con noi quando richiamiamo le persone a Dio secondo il suo incarico. 

Vorrei incoraggiare Voi e noi chiese protestanti a tornare a prendere molto sul serio l'incarico di Gesù al momento della sua ascensione. E se noi chiese ci fossimo allontanati da questo incarico, dobbiamo pentirci e ritornare ad esso. Se lo faremo, allora la benedizione del Signore Gesù Cristo sarà interamente nostra e sperimenteremo anche la potenza viva del suo Spirito Santo, la "potenza dall'alto". Non esitiamo, ma siamo coraggiosi e predichiamo liberamente il Vangelo di nostro Signore!

“E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”. (Filippesi 4:7)

Pastore Tobias Brendel


Predigt


44 Jesus sprach zu seinen Jüngern: Das sind meine Worte, die ich zu euch gesagt habe, als ich noch bei euch war: Es muss alles erfüllt werden, was von mir geschrieben steht im Gesetz des Mose und in den Propheten und Psalmen. 45 Da öffnete er ihnen das Verständnis, dass sie die Schrift verstanden, 46 und sprach zu ihnen: So steht’s geschrieben, dass der Christus leiden wird und auferstehen von den Toten am dritten Tage; 47 und dass gepredigt wird in seinem Namen Buße zur Vergebung der Sünden unter allen Völkern. Von Jerusalem an 48 seid ihr dafür Zeugen. 49 Und siehe, ich sende auf euch, was mein Vater verheißen hat. Ihr aber sollt in der Stadt bleiben, bis ihr angetan werdet mit Kraft aus der Höhe.

50 Er führte sie aber hinaus bis nach Betanien und hob die Hände auf und segnete sie. 51 Und es geschah, als er sie segnete, schied er von ihnen und fuhr auf gen Himmel. 52 Sie aber beteten ihn an und kehrten zurück nach Jerusalem mit großer Freude 53 und waren allezeit im Tempel und priesen Gott.

I

Liebe Gemeinde, liebe Schwestern und Brüder in Christus!

Ich freue mich sehr, dass ich zum heutigen Himmelfahrtsfest in diesem ökumenischen Gottesdienst die Predigt halten darf, bin ich doch als lutherischer Pfarrer erst ein paar Monate in Turin, und schon habt Ihr mich eingeladen und ich darf die Predigt halten. Ich tue das sehr gerne, weil ich es immer gut finde, wenn wir Christen auf ökumenische Weise zusammen Gottesdienst feiern. Ich tue es aber auch aus dem Grunde gerne, weil die besondere Botschaft des Himmelfahrtsfestes eine großartige ist. Sie hat das Potential, uns Kirchen zu stärken und neue Orientierung zu geben.

Die großartige Botschaft des Himmelfahrtsfestes lautet: Wir hier versammelten Kirchen, ja die weltweite Kirche Jesu Christi an sich, steht unter dem Segen ihres vom Tode auferstandenen und an die Rechte Seite Gottes erhobenen Herrn. Lukas berichtet uns in seinem Evangelium, dass Jesus zu seiner Himmelfahrt seine Hände hob und seine Jünger segnete. Er spendete damit ihnen und seiner ganzen Kirche für alle Zeiten bis auf den heutigen Tag seinen Segen. Es ist der Segen des Herrn aller Herrn, dem Gott der Vater alle Gewalt gegeben hat im Himmel und auf Erden. Ist diese Botschaft des Himmelfahrtsfestes nicht eine großartige?! Gibt sie uns Kirchen nicht Mut und Zuversicht auf unserem Weg durch diese Welt?!

Dieser Segen kann uns aber nicht nur stärken, sondern er kann uns als Kirche Jesu Christi auch Orientierung geben. Jesus verbindet mit dem Segen einen Auftrag an seine Jünger. Lukas erzählt uns in der Himmelfahrtsgeschichte, dass, bevor Jesus den Jüngern seinen Segen zusprach, er sie aussandte, Botschafter seines Evangeliums zu sein. Jesus sandte die Jünger, dass sie unter allen Völkern – so heißt es bei Lukas – „in seinem Namen Buße zur Vergebung der Sünden“ predigen. Dass also die Jünger die Menschen aufrufen, sich an Gott zu wenden, sich ihm zuzukehren. Wir können damit die Vergebung unserer Sünden in Anspruch nehmen, die Jesus uns durch seinen Tod am Kreuz geschenkt hat, indem wir uns Gott zuwenden. Damit hat Jesus auch seinen Jüngern deutlich gemacht, dass die Kirche diesen gleichen Auftrag hat und dieser auch der Zweck einer jeden Kirche ist. 

II

Ich halte es für ungemein wichtig, dass sich die Kirche zu allen Zeiten dieses Auftrags bewusst ist und wir den Zweck der Kirche nicht aus den Augen verlieren.  Die Kirche kann nur Kirche sein, wenn sie diesem Auftrag folgt. So manches Mal, wenn ich unsere Kirche und ihr Wirken in der Welt betrachte, habe ich die Befürchtung, dass die Kirche diesem Auftrag Jesu nicht mehr gerecht wird. Hat diese Botschaft und vielleicht sogar die Kirche selbst an Klarheit und Profil verloren? Ist unsere Kirche immer noch eine Kirche, die „Buße zur Vergebung der Sünden“ predigt, wie Jesus sie beauftragt hat? Müssten wir nicht als Kirche die Menschen mehr zur Umkehr zu Gott rufen? Wir sollten als Kirche mehr die beglückende und befreiende Botschaft betonen – dass wir nämlich durch den Tod und die Auferstehung Jesu Christi mit Gott versöhnt sind, uns dadurch die Sünden vergeben sind und uns daher die Rückkehr zu Gott möglich ist, die Heimkehr in den Frieden mit Gott. 

Wir sollen diese Botschaft verkündigen, wie Jesus selbst es uns vorgemacht hat. Auch Jesus hat die Menschen zur Umkehr gerufen und hat ihnen damit Freiheit und Glück geschenkt. Ihr kennt vielleicht die anrührende Geschichte vom Zöllner Zachäus. Auch sie steht im Lukasevangelium. Zachäus nimmt an seiner Zollstation den Menschen viel zu viel Geld ab, steckt es in die eigene Tasche und lebt in Saus und Braus, dafür aber lebt er sehr einsam, weil niemand etwas mit diesem Gauner Zachäus zu tun haben möchte. Als Jesus nach Jericho kommt, wo Zachäus lebt, klettert der an Körpergröße kleine Zachäus auf einen Baum, um über die Menschenmenge hinwegblicken und Jesus sehen zu können. Als Jesus an diesen Baum kommt, bleibt er stehen, blickt zu Zachäus hinauf und spricht er Zachäus mit Namen an: Zachäus! Komm herunter, ich muss heute in deinem Haus einkehren! Beim anschließenden Besuch Jesu bei Zachäus kommt es dann tatsächlich zur großen Kehrtwende im Leben des Zachäus. Zachäus erkennt seine Verfehlungen und gibt zu Unrecht Eingenommenes zurück und einen großen Teil seines Vermögens an die Armen. Jesus sagt daraufhin über Zachäus: „Heute ist dir die Rettung zuteil geworden.“ Und über sich selbst sagt Jesus: „Der Menschensohn ist gekommen, um die Verlorenen zu suchen und zu retten.“ In eben dieser Weise, wie Jesus es uns mit Zachäus vormacht, sollen auch wir Kirchen auf die Menschen zugehen und sie zurückrufen in die heilsame und beglückende Gemeinschaft mit Gott. 

Aber dazu braucht es auch eindeutige und klare Worte, wie Jesus selbst sie verwendet hat und die unsere christliche Botschaft deutlich auf den Punkt bringen und von den Menschen verstanden werden können. Kennen Sie alle die schöne Waldenserkirche im Corso Vittorio Emanuele II? Haben Sie sich schon einmal näher das Portal angeschaut? Über dem Portal der Waldenserkirche steht: „Glaube an den Herrn Jesus Christus, so wirst du gerettet.“ Diesen Vers aus der Apostelgeschichte finde ich als zentrale Botschaft der Kirche sehr gut und klar. Mit diesem Vers werden Menschen unmissverständlich zu Jesus Christus gerufen und damit zur Buße, zur Rückkehr zu Gott, und zum Frieden mit ihm – wie es dem Auftrag Jesu an seine Kirche entspricht. Toll, dass dieser Vers über dem Portal der Waldenserkirche steht!

III

Manchmal müssen wir Kirchen einfach vor den Menschen das Evangelium auf den Punkt bringen! Wir dürfen uns dazu frei und ermächtigt fühlen! Stehen wir denn nicht unter dem Segen des Herrn, dem alle Gewalt im Himmel und auf Erden gegeben ist?! Über seinen Segen hinaus, was verheißt Jesus seinen Jüngern zu seiner Himmelfahrt? Bevor Jesus vor den Jüngern in den Himmel aufgenommen wird, berichtet uns Lukas, dass Jesus seinen Jüngern die Kraft des Heiligen Geistes verheißt. Jesus bezeichnet diese Kraft – so auch bei Lukas geschrieben – als die „Kraft aus der Höhe“. Die Kirchen sind also bei der Predigt des Evangeliums in der Welt nie allein, nie auf sich alleingestellt. Sondern die Kraft des Heiligen Geistes ist mit ihnen, also mit uns, ja durch seinen Heiligen Geist ist Jesus selbst mit uns, wenn wir seinem Auftrag entsprechend die Menschen zu Gott zurückrufen. 

Ich möchte Euch und uns evangelische Kirchen ermutigen, den Auftrag Jesu zu seiner Himmelfahrt wieder ganz ernst zu nehmen. Und wenn wir uns als Kirchen von diesem Auftrag entfernt haben sollten, Buße zu tun und zu diesem Auftrag zurückzukehren. Wenn wir das tun, dann gilt uns der Segen des Herrn Jesus Christus ganz und dann werden wir auch die lebendige Kraft seines Heiligen Geistes erfahren, die „Kraft aus der Höhe“. Seien wir nicht zögerlich, sondern mutig und predigen wir freimütig das Evangelium unseres Herrn!

Und der Friede Gottes, der höher ist als alle Vernunft, bewahre eure Herzen und Sinne in Christus Jesus." (Philipper 4,7)

Pfarrer Tobias Brendel



Foto: Sabine Wolters