26.11.2022 Testo della Predica - Predigttext


Dove e quando?


Sabato, 26 novembre 2022

ore 16:00

Culto per famiglie alla vigilia della prima domenica d'Avvento

Chiesa San Francesco d'Assisi

Via San Francesco d'Assisi 11

Torino

Foto: Sabine Wolters
Foto: Sabine Wolters

Wo und Wann?


Samstag,  26. November 2022

16:00 Uhr

Familiengottesdienst am Samstag vor dem ersten Advent

Kirche San Francesco d'Assisi

Via San Francesco d'Assisi 11

Torino 



Testo della Predica


Al posto della predica tradizionale, stavolta si racconta la storia della Corona d'Avvento. 


Predigttext


Anstelle einer traditionellen Predigt wurde dieses Mal die Geschichte des Adventskranzes erzählt. 



La Corona d'avvento


Un racconto di Ulrich Walter

Su che cosa sia una corona dell’Avvento non ho bisogno di dire più di tanto. Ma da dove arriva? Anche se oggi quasi tutti la conoscono, in questa forma esiste solo da circa 150 anni. E al tempo stesso ad essa si lega una lunga storia. Se potesse parlare, vi racconterebbe questa storia. Più o meno così:

"Volete sapere da me da dove vengo?

Andiamo indietro alla prima metà di due secoli fa ad Amburgo. Per il progresso tecnico nell’industria, tanti lavoratori non qualificati trovarono lavoro nelle fabbriche. Anche i bambini dovevano lavorare duramente, molti non potevano andare a scuola. Il lavoro era duro e faceva male alla salute, tante famiglie vivevano in spazi ristretti in casermoni, le malattie si diffondevano. Molti bambini e ragazzi già molto presto potevano contare solo su se stessi; crescevano più o meno per strada.

Nel 1833 per questi giovani in pericolo fu fondata la “Rauhes Haus”.

Der Adventskranz


Erzählung von Ulrich Walter

Was ein Adventskranz ist, dazu brauche ich nicht viel zu sagen. Aber woher kommt er? Wenn ihn heute auch fast jeder kennt, so gibt es ihn in dieser Form doch erst seit ungefähr 150 Jahren. Und gleichzeitig verbindet sich eine lange Geschichte mit ihm. Wenn er sprechen könnte, würde er euch diese Geschichte erzählen. Etwa so: 

"Ihr wollt von mir erfahren, woher ich stamme? Gehen wir zurück in die erste Hälfte des vorletzten Jahrhunderts nach Hamburg. Durch den technischen Fortschritt in der Industrie bekamen viele ungelernte Arbeiter Arbeit in den Fabriken. Auch die Kinder mussten hart arbeiten, viele konnten nicht zur Schule gehen. Die Arbeit war hart und ungesund, viele Familien wohnten auf engem Raum in Mietskasernen, Krankheiten verbreiteten sich. Viele Kinder und Jugendliche waren früh auf sich gestellt. Sie wuchsen mehr oder weniger auf der Straße auf. 

1833 wurde für solche gefährdeten Jugendlichen das „Rauhe Haus“ gegründet. 


Johann Hinrich Wichern era pedagogo e pastore ad Amburgo. Ogni giorno vedeva la miseria delle famiglie dei lavoratori e voleva creare un luogo della speranza almeno per i giovani.

 

 

Grafica - Graphik: Römling
Grafica - Graphik: Römling

Johann Hinrich Wichern war Erzieher und Pastor in Hamburg. Täglich sah er das Elend der Arbeiterfamilien und wollte wenigstens für die Jugendlichen einen Ort der Hoffnung schaffen. 

 


I ragazzi che vivevano nella “Rauhes Haus” imparavano a leggere e a scrivere. E imparavano a conoscere il messaggio della Bibbia. Per le funzioni comuni e i culti si riunivano nella sala di preghiera.

Wichert notò ben presto che per la maggior parte dei giovani la fede in Gesù era una cosa estranea. E per questo cercava continuamente dei simboli con i quali poter far vedere l’importanza di Gesù Cristo. All’inizio del periodo dell’Avvento nell’anno 1839 nella sala di preghiera del “Rauhes Haus” stava appesa la prima corona dell’Avvento. Era un grande cerchio di legno sul quale erano fissate quattro grandi candele rosse e tra queste venti candele bianche.

Con questa Wichert diede forma al periodo fino al Natale. In ogni giorno di dicembre veniva accesa una nuova candela. Giorno dopo giorno c’era sempre più luce. E il giorno prima di Natale tutta la corona splendeva. In ognuna delle quattro domeniche veniva accesa una candela rossa. In accompagnamento a ciò uno dei ragazzi leggeva ogni giorno dei versetti della Bibbia che annunciavano la nascita di Gesù. Un versetto non poteva mancare; fu letto la prima domenica dell’Avvento ed è del Profeta Zaccaria: “Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso”.

Die Jugendlichen, die im „Rauhen Haus“ wohnten, lernten Schreiben und Lesen. Und sie lernten die Botschaft der Bibel kennen. Zu den gemeinsamen Andachten und Gottesdiensten versammelten sie sich im Betsaal. 

Wichern merkte bald, dass den meisten seiner Jugendlichen der Glaube an Jesus sehr fremd war. Und darum suchte er immer wieder nach Zeichen, mit denen er die Bedeutung von Jesus Christus sichtbar machen konnte. Zu Beginn der Adventszeit im Jahr 1839 hing der erste Adventskranz im Betsaal des „Rauhen Hauses“. Das war ein großer Holzreifen, auf dem vier große rote Kerzen und dazwischen zwanzig weiße Kerzen befestigt waren. 

 

Mit ihm gestaltete Wichern die Zeit bis Weihnachten. An jedem Tag wurde des heller. Um am Tag vor Weihnachten strahlte der ganze Kranz. An den vier Sonntagen wurde je eine der roten Kerzen entzündet. Dazu las einer der Jugendlichen an jedem Tag einen Bibelvers, der die Geburt Jesu ankündigte. Ein Spruch durfte dabei nicht fehlen, er wurde am ersten Advent gesagt und stammt vom Propheten Sacharja: „Siehe, dein König kommt zu dir, ein Gerechter und ein Helfer.“ 

 

 


Foto: Lotz
Foto: Lotz

La corona dell’Avvento racconta: «In questo modo sono nata io. Negli anni successivi mi sono modificata ancora un po’: il cerchio di legno è stato decorato tutto intorno con dei rametti di abete e appeso con nastri rossi. Altri hanno ripreso questa tradizione e l’hanno portata avanti. Sempre più famiglie mi hanno messa nelle loro case. Allora sono rimaste quattro candele rosse ed ero intrecciata con i rametti di abete. Da allora suddivido in quattro parti l’attesa della nascita di Gesù. Molti di voi conoscono la filastrocca

Avvento, Avvento,

un lumino arde.

Prima uno, poi due,

poi tre, poi quattro,

poi c’è Gesù Bambino davanti alla porta”.

Der Adventskranz erzählt: „Auf diese Weise bin ich entstanden. In den Jahren darauf veränderte ich mich noch ein wenig. Der Holzreifen wurde rundum mit Tannengrün geschmückt und mit roten Schleifenbändern aufgehängt. Andere haben diesen Brauch aufgenommen und weitergeführt. Immer mehr Familien haben mich dann in ihre Wohnungen gestellt. Da hatte ich dann nur noch vier rote Kerzen und wurde aus Tannengrün geflochten. Seitdem teile ich die Zeit des Wartens auf die Geburt Jesu in vier Teile. Viele von euch kennen das Gedicht. „Advent, Advent, ein Lichtlein brennt. 

Erst eins, dann zwei, dann drei, dann vier,

Dann steht das Christkind vor der Tür.“ 


Ma adesso ancora qualcosa sui miei avi. Non è stato Wichert a inventarmi. Si è ricordato dei vecchi simboli.

Aber nun noch etwas zu meinen Vorfahren. Wichern hat mich ja nicht erfunden. Aber er hat sich an alte Zeichen erinnert.


 Se mi osservate, vedete per prima cosa la mia forma rotonda. Come una ghirlanda o una corona. Già presso i Romani una corona del genere era un simbolo della dignità dell’imperatore. Inoltre serviva per onorare delle vittorie. Ancora oggi conosciamo le corone e le ghirlande della vittoria.

Foto: Sabine Wolters
Foto: Sabine Wolters

 Wenn ihr mich anschaut, dann seht ihr zunächst meine kreisrunde Form. Wie ein Kranz oder eine Krone. Schon bei den Römern war ein solcher Kranz ein Zeichen für die Würde des Kaisers. Außerdem diente er zur Ehrung von Siegern. Bis heute kennen wir Kronen und Siegeskränze. 


Ma che cos’ha a vedere con l’Avvento tutto questo? Noi aspettiamo il Salvatore del mondo, Gesù Cristo. Lui per noi è il re della pace che Dio ci invia. E non ha forse mostrato con la sua sofferenza, morte e resurrezione che ha vinto anche sulla morte? Il Natale si trova intorno al solstizio d’inverno. I giorni si accorciano fino a che il 21 dicembre si fa di nuovo più chiaro. È il periodo nel quale i vostri antenati hanno acceso delle luci in modo che il sole sorgesse di nuovo e la natura si risvegliasse a nuova vita. Io sono intrecciata di rametti di abete sempreverdi; in questo modo mantengo viva la speranza: Gesù Cristo, il nostro Salvatore, nascerà. Lui è la nostra luce che rischiara il mondo. Per questo accendete le mie candele rosse, sono simbolo della gioia dell’attesa e del calore che ci dona la luce.

Ma perché quattro candele? Il cerchio con quattro candele vi vuole ricordare il globo terrestre e i suoi quattro punti cardinali. Gesù è il Salvatore di tutti i popoli della Terra a Nord, a Sud, a Est e a Ovest.

Aber was hat das mit Advent zu tun? Wir warten auf den Erlöser der Welt, auf Jesus Christus. Er ist für uns der König des Friedens, den Gott uns sendet. Und hat er nicht durch sein Leiden, Sterben und Auferstehen gezeigt, dass er auch über den Tod gesiegt hat? Weihnachten liegt um die Zeit der Wintersonnenwende. Die Tage werden kürzer, bis es ab dem 21. Dezember dann wieder heller wird. Es ist die Zeit, in der eure Vorfahren Lichter angezündet haben, damit die Sonne wieder emporsteigt und die Natur zu neuem Leben erwacht. Ich bin aus immergrünen Tannenzweigen geflochten; damit halte ich die Hoffnung lebendig: Jesus Christus, unser Erlöser, wird geboren. Er ist unser Licht, das die Welt erhellt. Dazu zündet ihr meine roten Kerzen an, sie sind Zeichen der Vorfreude und der Wärme, die uns das Licht schenkt. Warum aber vier Kerzen? Der Kreis mit vier Kerzen will euch an den Erdkreis und seine Himmelsrichtungen erinnern. Jesus ist der Erlöser für alle Völker der Erde im Norden und Süden, im Osten und Westen. 


Foto/Grafica-Graphik: Wodicka - Pfeffer - Lotz

Adesso però basta parlare dei miei antenati. Delle mani abili hanno tagliato dei rami da un abete bianco o da un abete rosso e li hanno intrecciati a formare una corona. La corona verde è decorata con dei nastri rossi, quattro candele sono fissate sopra. Eccomi qua.

La prima candela è accesa. È ancora buio. La gente aspetta il Messia, il re che ci porta la pace di Dio. E ben presto saranno accese tutte e quattro le candele. Allora sarà Natale. Io sono il simbolo che vi vuole portare alla mangiatoia. Lì trovate il Salvatore del mondo».

Jetzt aber genug von meinen Vorfahren. Geschickte Hände haben Zweige von einer Tanne oder einer Fichte geschnitten und zu einem Kranz geflochten. Der grüne Kranz ist mit roten Schleifenbändern geschmückt, vier Kerzen stecken darauf. Das bin ich. 

Die erste Kerze brennt. Noch ist es dunkel. Die Menschen warten auf den Messias, den König, der uns Gottes Frieden bringt. Und schon bald werden alle vier Kerzen leuchten. Dann ist Weihnachten. Ich bin das Zeichen, das euch zur Krippe führen will. Dort findet ihr den Retter der Welt.“ 



Quelle/Fonte: "Gemeinde spielen und erzählen", Band 3, Gütersloher Verlagshaus

Traduzione italiana della storia / Italienische Übersetzung der Geschichte: Katia Cavallito