Pastore Tobias Brendel si presenta - Pfarrer Tobias Brendel stellt sich vor

Durante l'Assemblea della Comunità Evangelica Luterana di Torino del 10 aprile 2022, Tobias Brendel è stato eletto quale Pastore della Comunità. Leggete qui come si presenta sul notiziario breve di settembre 2022. 

Wàhrend der Gemeindeversammlung der Evangelisch-Lutherischen Gemeinde Turin wurde am 10. April 2022 Tobias Brendel als Nachfolger von Pfarrer Heiner Bludau gewählt. Hier können Sie lesen, wie er sich der Gemeinde im Kurzgemeindebrief für September 2022 vorgestellt hat: 


Cari membri della Comunità, cara lettrice, caro lettore! 

 

Il mio nome è Tobias Brendel. Come avrete probabilmente saputo, a partire dal 1° settembre e per i prossimi sei anni prenderò servizio presso la Comunità di Torino. 

Prima del mio insediamento ufficiale In data 18 settembre 2022, con la presente vorrei offrirvi l‘occasione per farvi già un‘idea di me in anteprima.

Ho trascorso la maggior parte della mia vita in Franconia, la zona settentrionale della Baviera. Sono nato in una cittadina in provincia di Roth e cresciuto in una famiglia cristiana con una sorella minore. I miei genitori oramai abitano a Norimberga, mentre mia sorella è insegnante ed è sposata nel Baden-Württemberg. 

 

Dopo la maturità ho prestato il mio servizio civile presso l’Esercito della Salvezza a San Pauli (Amburgo), seguito da un semestre di formazione breve (DTS) presso l’opera missionaria americana “Gioventù con una Missione” presso i loro centri alle Hawaii, in Corea e sulle Filippine. 

Gli studi di teologia evangelica mi hanno portato a Tubinga, Glasgow (Scozia), Monaco di Baviera e infine ad Erlangen. La maggiore impronta l‘hanno lasciato lo studioso del Nuovo Testamento Otfried 

Hofius e lo Sistematico Eberhard Jüngel (entrambi a Tubinga). Il vicariato, la fase pratica della formazione pastorale, l’ho svolto in una comunità rurale nei pressi di Kulmbach, nella Franconia settentrionale. 

 

Di seguito, la direzione della mia chiesa regionale bavarese (ELKB) mi ha assegnato il mio primo incarico da titolare di una comunità,a Dürrenmungenau-Abenberg. Questo incarico mi ha permesso di consolidare le basi del mio servizio pastorale—e questo in due contesti ben diversi tra loro: 

 

La casa pastorale si trovava nella parte più paesana, a Dürrenmungenau, una zona di maggioranza luterana, mentre nella piccola cittadina di Abenberg la comunità si trovava 

nella diaspora cattolica. I due contesti così diversi tra di loro facevano il mio caso: 

 

A Dürrenmungenau potevo immergermi nelle belle tradizioni protestanti della Franconia. 

 

Ad Abenberg, invece, mi era permesso di seguire le mie idee in ampia libertà, nel contempo allacciando e curando i contatti con la comunità cattolica e le suore francescane delle Suore dell‘Addolorata. Tra gli aspetti del mio servizio in quella comunità: oltre alle domeniche e ai 

festivi, anche durante la settimana si offrivano spesso occasioni di celebrare il culto in molteplici forme: da meditazioni per le bambine e i bambini della scuola materna della Comunità alle lezioni di religione per le studentesse della scuola media femminile cattolica; dalle visite per fare gli auguri agli anziani, ma anche a chi 

compiva 18 o 25 anni alla cura delle anime nella residenza cattolica per gli anziani. Ogni tanto mi capitava anche di suonare la tromba nel coro degli ottoni della comunità. 

Oltre al mio servizio nella comunità stessa, ero anche coinvolto nella comunità parrocchiale del Decacanto di Windsbach, che per due volte consecutive mi elesse come senior (pastore di fiducia). Per dodici anni ero inoltre titolare della formazione degli adulti presso il Decanato. 

 

A luglio, alla fine di oltre 13 anni di servizio, sono stato salutato dalla Comunità e dal Decanato. É con grande gratitudine che guardo indietro a questo periodo ricco e pieno di intense relazioni.

 

Ultimamente, comunque, stava crescendo in me il desiderio di osare osare qualcosa di nuovo: andare a stare all‘estero. Volevo ampliare i miei orizzonti e maturare ancora a livello personale e professionale. Tramite il Pastore Dott. Michael Jonas (della Comunità luterana di Roma), che conoscevo dagli studi di teologia a Tubinga, la Comunità di Torino ha attirato la mia attenzione.

L‘Italia stessa l‘avevo già visitata durante le numerose vacanze trascorse nel Bel Paese, tra cui anche raggiungendo le vette in Valle d‘Aosta (Gran Paradiso, Capanna Regina 

Margherita). 

 

Due incontri, uno ad agosto 2021 con il pastore emerito Bludau e l‘altro a marzo 2022 durante la presentazione alla Comunità, mi hanno confermato nella certezza che il collegamento tra me e la Comunità potrebbe essere fortunato e fruttuoso. Sto affrontando questo nuovo compito con gratitudine, gioia e rispetto. In prima linea, intanto, arrivo con la mentalità 

dello studente che ha da imparare. Da una parte, lo studio riguarda la lingua italiana, con la quale ho preso maggiore confidenza durante un corso di lingua (A2) a Roma nel mese di luglio. 

 

Del resto sono convinto che un pastore riesca a gestire una comunità soltanto se la conosce. Per questo motivo mi prenderò del tempo per conoscervi: singolarmente come membri e 

generalmente come comunità nel suo insieme, con le vostre aspettative, usanze e i vostri desideri, il vostro ambiente di chiesa, sociale e politico, la bella città di Torino e la cultura e il modo di vivere in Italia. Più ci conosceremo

a vicenda, più si potrà sviluppare il senso più profondo del nostro stare insieme: vivere insieme davanti a e con Dio la Fede nel nostro Signore Gesù Cristo. A proposito: non verrò da solo. Anche se la mia fidanzata Esther studia ancora teologia a Wuppertal, verrà spesso a trovarmi.

E ancora una curiosità. Nella bella Dürrenmungenau non abitavo nel Vicolo Corto, ma letteralmente in Viale Del Castello (Parco della Vittoria del Monopoly tedesco). Ma senza una Mole Antonelliana, un centro storico in stile barocco dai tempi dei Savoia e nessuna, figuriamoci due, squadre di calcio in Serie A… 

 

Sarei lieto di conoscervi il 18 settembre 2022 in occasione del mio insediamento e nel frattempo vi saluta cordialmente

il vostro Pastore Tobias Brendel

 

(Traduzione: Sabine Wolters)

 

Liebe Turiner Gemeindeglieder, liebe Leserin, lieber Leser!

 

Mein Name ist Tobias Brendel. Wie Sie wahrscheinlich bereits wissen, werde ich am 1. September als Nachfolger von Heiner Bludau für die nächsten sechs Jahre die Turiner Pfarrstelle antreten. Bevor ich am 18. September offiziell eingeführt werde, möchte ich Ihnen mit diesen Zeilen die Gelegenheit geben, sich ein erstes Bild von mir zu machen.

 

Die meiste Zeit meines Lebens habe ich in Franken, im nördlichen Teil Bayerns, gelebt. In einer fränkischen Kleinstadt im Landkreis Roth bin ich geboren und in einer christlichen Familie mit einer jüngeren Schwester aufgewachsen. Meine Eltern leben mittlerweile in Nürnberg, meine Schwester ist Lehrerin und in Baden-Württemberg verheiratet. 

 

Nach dem Abitur verbrachte ich meinen Zivildienst bei der Heilsarmee auf St. Pauli/Hamburg und machte anschließend für ein halbes Jahr eine Kurzausbildung („DTS“) bei dem amerikanischen Missionswerk „Jugend mit einer Mission“ auf Hawaii, in Korea und auf den Philippinen. Zum Studium der evangelischen Theologie war ich in Tübingen, Glasgow (Schottland), München und Erlangen und bin in dieser Zeit am meisten von dem Neutestamentler Otfried Hofius und dem Systematiker Eberhard Jüngel (beide Tübingen) geprägt worden. Mein Vikariat, die praktische Phase der Ausbildung zum Pfarrberuf, absolvierte ich in einer Landgemeinde in der Nähe der oberfränkischen Stadt Kulmbach. 

 

Danach wurde ich von der Leitung meiner evangelisch-lutherischen Kirche in Bayern (ELKB) auf meine erste eigene Pfarrstelle gesetzt, die der Kirchengemeinde Dürrenmungenau-Abenberg. Auf dieser Stelle festigte ich die Grundlagen meines Pfarrdienstes – und begegnete zwei unterschiedlichen Kontexten: In ihrem dörflichen Teil in Dürrenmungenau, wo ich im Pfarrhaus lebte, war die Gemeinde in der lutherischer Mehrheit, in ihrem kleinstädtischen Teil in Abenberg hingegen in der katholischen Diaspora. Mir war diese Situation ein Gewinn: In Dürrenmungenau konnte ich eintauchen in schöne fränkisch-protestantische Traditionen. In Abenberg durfte ich eigenen Ideen nachgehen und konnte ökumenische Beziehungen zur katholischen Pfarrgemeinde und zu den franziskanischen Ordensschwestern der Kongregation der SSM (Schwestern von der Schmerzhaften Mutter) aufbauen und pflegen. Ein paar weitere Facetten meines dortigen Dienstes: Das gottesdienstliche Leben an Sonn-, Fest- und Wochentagen war sehr reich und vielfältig, ich hielt Andachten auch für die Kinder des kirchlichen Kindergartens, gab Religionsunterricht für die Schülerinnen der katholischen Mädchenrealschule, besuchte die ältere Generation, aber auch die 18- und 25-Jährigen zum Geburtstag, betrieb Seelsorge für die Bewohner des katholischen Seniorenheims und spielte ab und an mit meiner Trompete auch im kirchlichen Posaunenchor mit.

Über die Gemeinde hinaus war ich eingebunden in die Gemeinschaft des Pfarrkapitels des Dekanats Windsbach. Dieses wählte mich zweimal nacheinander zu ihrem Senior (Vertrauenspfarrer), zudem leitete ich für zwölf Jahre die Erwachsenenbildung im Dekanat.

 

Nach mehr als 13 Jahren Dienst wurde ich im Juli von Gemeinde und Dekanat verabschiedet. Sehr dankbar blicke ich auf diese reiche und beziehungsintensive Zeit zurück. Zuletzt aber entstand der Wunsch in mir, etwas ganz Neues zu wagen: ins Ausland zu gehen. Ich wollte meinen Horizont erweitern und persönlich und beruflich weiter reifen. Über Pfarrer Dr. Michael Jonas (lutherische Gemeinde Rom), den ich vom Tübinger Theologiestudium kenne, wurde ich auf die Turiner Gemeinde aufmerksam. Italien selbst kannte ich bereits von zahlreichen Urlaubsaufenthalten, unter anderem von einigen Gipfelbesteigungen vom Aostatal her wie auf den Gran Paradiso oder zur Capanna Regina Margherita. Zwei Begegnungen, eine mit Heiner Bludau im vergangenen Jahr und eine weitere im März dieses Jahres anlässlich meiner Vorstellung, haben mich in der Gewissheit bestärkt, dass die Verbindung zwischen der Gemeinde und mir eine gelingende und fruchtbare sein könnte. 

 

Ich gehe mit Freude und Respekt an diese Aufgabe. Vor allem aber komme ich als ein Lernender. Das betrifft zum einen die italienische Sprache, die ich mir im vergangenen Juli in einem Sprachkurs (A2) in Rom vertrauter gemacht habe. Dann bin ich der Überzeugung: Eine Gemeinde kann ein Pfarrer nur leiten, wenn er sie kennt. Darum werde ich mir Zeit nehmen, Sie kennenzulernen: Sie als Gemeindeglieder, Sie als Gemeinde mit Ihren Vorstellungen, Gepflogenheiten und Wünschen, Ihr kirchliches, gesellschaftliches und politisches Umfeld, die schöne Stadt Turin und die italienische Kultur und Lebensweise. Je besser wir uns kennen, umso mehr kann sich der tiefste Sinn unserer Verbindung entfalten: gemeinsam vor Gott den Glauben an den Herrn Jesus Christus zu leben.

Ich komme im Übrigen nicht allein: Meine Freundin Esther studiert zwar noch evangelische Theologie in Wuppertal, doch wird sie immer wieder zu Besuch sein.

Und noch etwas: Im schönen Dürrenmungenau wohnte ich nicht in der Badstraße, sondern (tatsächlich!) in der Schlossallee. Aber es gab dort keine Mole Antonelliana, keine barocke Altstadt aus der Zeit der Savoyer und keine zwei Fußballvereine in der Serie A…    

Ich würde mich sehr freuen, Sie am 18. September zu meiner Einführung persönlich kennenzulernen, und grüße Sie bis dahin herzlich,

Ihr Pfarrer Tobias Brendel