12.04.2020 - Liturgia per la Domenica di Pasqua - Liturgie zum Ostersonntag


Liturgia del culto a S. Giovanni Caldana

Gottesdienstablauf St. Giovanni Caldana



6° culto in quarantena


Domenica di Pasqua, 12 aprile 2020 -

preparato dalla pastora luterana Magdalena Tiebel-Gerdes e dal pastore luterano Carsten Gerdes (Ispra-Varese Caldana)


6. Quarantäne-Gottesdienst


Sonntag, den 12. April 2020 - Ostersonntag

vorbereitet von der lutherischen Pfarrerin Magdalena Tiebel-Gerdes und vom lutherischen Pfarrer Carsten Gerdes



Culto a Caldana

Gottesdienst in Caldana


Campane | Glockengeläut

Musica d'ingresso | Eingangsmusik


Saluto / Voto

A voi grazia e la pace da Dio,

diventato uomo in Gesù Cristo. Amen

«Pasqua è diversa, quest’anno», ha detto la Cancelliera; e anche noi ne facciamo esperienza. Andare in chiesa, come molti erano soliti fare, non si può e questo vale anche per il riunirsi della famiglia, per le passeggiate, per gli incontri con gli amici. Dobbiamo rinunciare a molte cose.

Ma, in qualche modo, Pasqua è diversa fin dall’inizio. Perché che un defunto torni in vita; che Gesù sia risorto, è assolutamente incredibile, è totalmente nuovo: è diverso, appunto.

Quindi, invitiamo a celebrare insieme questo culto che, di nuovo, è diverso: alcuni sono a casa, con la liturgia stampata; altri sono davanti ai monitor e altri ancora, come noi, si trovano in chiese vuote.

Non diversamente dal solito, ma come ogni anno, vale questo:

il Signore è risorto! Egli è veramente risorto!

Il Signore è risorto! Egli è veramente risorto!

 

Il fatto che morti siano insieme con noi, lo dimostrano gli auguri di Pasqua, pervenuti da tutte le comunità della CELI.

Li trovate al sito: www.chiesaluterana.it


Begrüßung / Votum

Gnade sei mit Euch und Friede von Gott,

Mensch geworden in Jesus Christus. Amen 

„Ostern ist dieses Jahr anders“, sagt die Bundeskanzlerin. Und wir erleben es heute ja auch. Der für viele vertraute Gang in die Kirche fällt aus, ebenso auch das Zusammenkommen als größere Familie, der Spaziergang, das Zusammentreffen mit Freunden. Auf so vieles müssen wir verzichten.

Aber irgendwie war Ostern von Anfang an anders. Denn, dass ein Verstorbener wieder lebendig ist, dass Jesus auferstanden ist, ist absolut unglaublich, total neu, eben anders. 

So laden wir ein, diesen wieder einmal anderen Gottesdienst gemeinsam zu feiern: die einen zu Hause mit dem ausgedruckten Ablauf, die anderen vor den Bildschirmen und wieder andere, so wie wir, einzeln in den leeren Kirchen. 

Nicht anders, sondern wie jedes Jahr gilt:

Der Herr ist auferstanden! Er ist wahrhaftig auferstanden! 

Der Herr ist auferstanden! Er ist wahrhaftig auferstanden! 

 

Dass viele mit uns zusammen sind, zeigen die Ostergrüße aus allen Gemeinden der ELKI. 

Sie finden diese auf der Homepage: www.chiesaluterana.it



♪ Inno 144, 1,2,4 È tempo di felicità)

 ♪ Lied 144, 1,2,4 Wir wollen alle fröhlich sein 



Salmo 118  a voci alternate

Un grido d'esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti:

«La destra del SIGNORE si è alzata«,

           Io non morirò, anzi vivrò,

           e racconterò le opere del SIGNORE.

Ti celebrerò perché mi hai risposto

e sei stato la mia salvezza

La pietra che i costruttori avevano disprezzata

è divenuta la pietra angolare.

Questa è opera del SIGNORE,

è cosa meravigliosa agli occhi nostri.   

Questo è il giorno che il SIGNORE ci ha preparato; festeggiamo e rallegriamoci in esso.

 

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

com’era in principio, ora e sempre nei secoli dei secoli.


Psalm 118  im Wechsel

Man singt mit Freuden vom Sieg in den Hütten der Gerechten:

Die Rechte des Herrn behält den Sieg!

Ich werde nicht sterben, sondern leben

und des Herrn Werke verkündigen.

Ich danke dir, dass du mich erhört hast

und hast mir geholfen.

Der Stein, den die Bauleute verworfen haben,

ist zum Eckstein geworden.

Das ist vom Herrn geschehen

und ist ein Wunder vor unsern Augen.

Dies ist der Tag, den der Herr macht;

lasst uns freuen und fröhlich an ihm sein.

 

Ehre sei dem Vater und dem Sohn und dem Heiligen Geist,

wie es war im Anfang, jetzt und immerdar und von Ewigkeit zu Ewigkeit. Amen



♪ Kyrie Inno innario 143 Cristo è risorto

♪ Kyrie Lied 143 Christ ist erstanden



O Cristo, la Tua luce risplende nella notte. Così abbiamo cantato nella notte passata. E vogliamo ricollegarci a questo canto, accendendo una candela. Da molto tempo, non tutto va bene e sono tante le cose che gravano sui nostri cuori. Prendiamoci un momento per nominare, per noi, una o più di queste cose.

Cantiamo: 


Christus, dein Licht scheint auf in der Nacht. So haben es viele in der zurückliegenden Nacht gesungen. Und wir wollen daran anknüpfen, indem wir jetzt eine Kerze entzünden. Längst ist nicht alles gut und so vieles lastet auf unseren Herzen. Nehmen wir uns dafür einen Moment, um eines oder mehreres für uns zu benennen.

Wir singen: 



♪ Inno 38  Il Signore è la mia forza!

♪ Lied 38 Meine Hoffnung und meine Freude


Colletta

Dio Padre!

ognuno di noi è a casa. Non è, come al solito, in chiesa,

nella comunità, insieme con gli altri.

Qualcuno di noi, forse, pensa che questo tempo difficile sia una prova di Dio!

«Salvami, o Dio! Perché le acque mi sono penetrate fino all’anima», recita il Salmo 69, 2.

Dimenticando che oggi è Pasqua, la festa della Resurrezione. La festa dell’annuncio, della verità, della speranza.

Il tempo della sofferenza è finito; comincia il tempo della fiducia!

Per questo, o Dio e Padre, Ti ringraziamo.

Perché la Tua bontà è incommensurabile.

Amen.

Kollektengebet

Gott, Vater!

Jeder von uns daheim, zu Hause. Nicht wie gewohnt in der Kirche, in der Gemeinde, gemeinsam mit den Anderen.

Jemand von uns denkt vielleicht, diese schwierige Zeit sei eine göttliche Prüfung!

“Gott, hilf mir! Denn das Wasser geht mir bis zur Kehle”, heißt es im Psalm 69, 2.

Und vergisst dabei, dass heute Ostern ist. Das Fest der Auferstehung. Das Fest der Verkündigung, der Wahrheit, der Hoffnung.

Die Zeit der Leiden ist zu Ende, die Zeit der Zuversicht beginnt!

Dafür, Gott und Vater, danken wir Dir.

Denn Deine Güte ist unermesslich.

Amen.



♪ Inno 25 Laudate omnes gentes

♪ Lied 25 Laudate omnes gentes



Lettura del Vangelo:

Marco 16, 1-8

Passato il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome comprarono degli aromi per andare a ungere Gesù. La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. E dicevano tra di loro: »Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?« Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pure molto grande.

Entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto a destra, vestito di una veste bianca, e furono spaventate. Ma egli disse loro: »Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; egli è risuscitato; non è qui, ecco il luogo dove l'avevno messo. Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete, come vi ha detto«. Esse, uscite, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese dal tremito e da stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura. 

Lesung Evangelium

Markusevangelium 16,1-8

Und als der Sabbat vergangen war, kauften Maria von Magdala und Maria, die Mutter des Jakobus, und Salome wohlriechende Öle, um hinzugehen und ihn zu salben. Und sie kamen zum Grab am ersten Tag der Woche, sehr früh, als die Sonne aufging. Und sie sprachen untereinander: Wer wälzt uns den Stein von des Grabes Tür? Und sie sahen hin und wurden gewahr, dass der Stein weggewälzt war; denn er war sehr groß. 

Und sie gingen hinein in das Grab und sahen einen Jüngling zur rechten Hand sitzen, der hatte ein langes weißes Gewand an, und sie entsetzten sich. Er aber sprach zu ihnen: Entsetzt euch nicht! Ihr sucht Jesus von Nazareth, den Gekreuzigten. Er ist auferstanden, er ist nicht hier. Siehe da die Stätte, wo sie ihn hinlegten. Geht aber hin und sagt seinen Jüngern und Petrus, dass er vor euch hingehen wird nach Galiläa; dort werdet ihr ihn sehen, wie er euch gesagt hat. Und sie gingen hinaus und flohen von dem Grab; denn Zittern und Entsetzen hatte sie ergriffen. Und sie sagten niemandem etwas; denn sie fürchteten sich. 



♪ Inno 25 Laudate omnes gentes

♪ Lied 25 Laudate omnes gentes



Credo apostolico

Io credo in Dio, 

Padre onnipotente,

Creatore del cielo e della terra.

 

E in Gesù Cristo,

Suo Figlio unigenito, nostro Signore,

il quale fu concepito di Spirito Santo

nacque da Maria vergine,

patì sotto Ponzio Pilato, 

fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; 

il terzo giorno risuscitò dai morti;

salì al cielo, 

siede alla destra di Dio,

Padre onnipotente.

Di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

 

Io credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cristiana,

la comunione dei santi,

la remissione dei peccati,

la risurrezione dei morti

e la vita eterna. 

Amen.

Apostolisches Glaubensbekenntnis 

Ich glaube an Gott, den Vater,

den Allmächtigen,

den Schöpfer des Himmels und der Erde.

 

Und an Jesus Christus,

seinen eingeborenen Sohn, unsern Herrn,

empfangen durch den Heiligen Geist,

geboren von der Jungfrau Maria,

gelitten unter Pontius Pilatus,

gekreuzigt, gestorben und begraben,

hinabgestiegen in das Reich des Todes,

am dritten Tage auferstanden von den Toten,

aufgefahren in den Himmel;

er sitzt zur Rechten Gottes,

des allmächtigen Vaters;

von dort wird er kommen,

zu richten die Lebenden und die Toten.

 

Ich glaube an den Heiligen Geist,

die heilige christliche Kirche,

Gemeinschaft der Heiligen,

Vergebung der Sünden,

Auferstehung der Toten

und das ewige Leben. 

Amen.



♪ Inno 148, 1-3 Gesù è risorto

♪ Lied 148, 1-3 Er ist erstanden



Predica di Pasqua 2020

osterpredigt 2020


Ci prepariamo. Vogliamo fare un’escursione. Vogliamo salire fino in cima. Scarponi, bastoni, frutta e barretta di müsli, acqua, crema solare e altre cose vengono messe negli zaini. Poi, saliamo in macchina. Più tardi,un traghetto ci porta dall’altra parte del lago, che qui è detto Maggiore, e poi, di nuovo in macchina, andiamo al parcheggio scelto. Da qui, intervengono i piedi e il cammino, tra curve e tornanti, si snoda verso l’alto. Le pulsazioni aumentano; si aprono le giacche; gocce di sudore si formano sulla pelle e finiscono negli occhi. È faticoso. Ci imprimiamo nella mente le immagini dei dintorni. Lo sguardo scivola indietro, in basso, a ciò che si trova già alle nostre spalle, e andiamo avanti, verso l’alto, verso ciò che si trova davanti a noi: non è più lontano!

Nelle settimane passate, ci siamo ritrovati a fare una specie di escursione in montagna. Ogni giorno, ho guardato curve che andavano in alto, ripide. Con ogni genere di limitazioni si è cercato di spianarle. E, di continuo, si è posta la domanda angosciosa: quand‘è che, finalmente, raggiungiamo il picco della salita? Adesso, sembra che sia raggiunto. Per quanto, non del tutto. Il picco, quasi conquistato, si distende e diventa un plateau, un altopiano, che si protrae ancora. E quante ne abbiamo fatte, per raggiungere quel punto! I numeri rendono le cifre dei malati gravi e dei decessi, ma non possono misurare il dolore che c’è dietro. Le immagini mostrano ciò che avviene in stazioni intensive, ricoveri e case, nelle piazze e nelle strade, ma non possono rilevare, neanche loro, che cosa significhi davvero per chi è colpito. Colloqui, telefonate, videoconferenze: raccontiamo, scambiamo esperienze e cose sentite dire, ci sosteniamo e ci incoraggiamo lungo il cammino. Tutto questo è infinitamente prezioso.

Adesso siamo in cima! Ce l’abbiamo fatta! Ci rallegriamo di aver raggiunto la meta. Il panorama è grandioso in ogni direzione, a 360°. Girandoci tutto intorno, vediamo tante cose differenti. Gustiamo la pausa; ci riprendiamo da ciò che abbiamo alle spalle. Le fatiche non sono dimenticate: le sentiamo nelle gambe; ma prevale la gioia. Abbiamo raggiunto la meta ed è meraviglioso essere quassù e vedere tutto questo. Ci sono tre croci, qui. Acciaio massiccio, ancorato nella roccia. Ci lasciamo cadere ai loro piedi. Prendiamo le provviste dagli zaini. Mangiare e bere. Guardare e ascoltare. È bene, essere qui. Facciamo il pieno.

Oggi è Pasqua. Affatto diversa da come l’ho festeggiata finora. Limitato a casa e giardino. Con mia moglie come unica controparte di fronte a me. Così da vicino, non posso veder altri, né parlare con loro o toccarli. E anche la comunità è lontana. Ma Egli è qui. Gesù, il Risorto. Perché non è più in croce. La sua croce è vuota. Pasqua è il giorno della croce vuota. Gesù è sceso da questo legno morto per continuare ad esserci vicino. Talvolta, sento la sua voce, quando leggo le parole della Bibbia. Talvolta, sento la sua vicinanza, quando gli parlo e prego. Talvolta, sento la sua forza, quando mi stanco. Talvolta, sento la sua consolazione, quando sono triste. Talvolta, sperimento il suo incoraggiamento, quando mi manca il coraggio. … Pasqua non è solo un giorno; Pasqua è una vita intera, la mia vita intera, da quando ho sperimentato il messaggio della sua Resurrezione.

Le croci, qui, in cima al monte, sono vuote, come tutte le croci che ho visto su ogni vetta. Come se volessero dire: quassù, Gesù non c’è, perché ci accompagna nel cammino della discesa. Perché anche questa è faticosa; alcuni ritengono che sia più faticosa della salita, e talvolta pericolosa. »La vetta ti appartiene solo quando sei di nuovo in basso« (Hans Kammerlander). Andiamo. E con noi viene la gioia per quanto raggiunto; vengono gli sguardi rivolti in lontananza, il sole sulla pelle e la gioia che pregusta ciò che ci attende in basso: una doccia, vestiti freschi, il nostro gatto che miagola e una birra fredda.

Pasqua è l’inizio, è il nuovo inizio della vita. Fuori dalla tristezza mortale, c’è il giubilo che vola in alto, al cielo. La terra nera si trasforma in giardini in fiore e in campi come il giardino di Pasqua che ho curato nelle ultime settimane. Anche se, quest’anno, ci vorrà del tempo, fino a quando potremo di nuovo vederci e incontrarci. Anche se in molte persone le ferite di quest’anno sono più profonde e i dolori più grandi. Forse, quest’anno festeggeremo la Pasqua molto di più, proprio per questo. Una volta oggi, perché Gesù è risorto e poi ancora tante altre volte. Quando potremo di nuovo uscire di casa: Buona Pasqua! Quando ci rivedremo e potremo di nuovo toccarci: Buona Pasqua! Quando i ragazzi potranno tornare a scuola e gli adulti al lavoro: Buona Pasqua! L’espresso al banco: Buona Pasqua! Il primo bagno al mare e la prima visita in patria: Buona Pasqua! Il primo culto con voi nei banchi della chiesa: Buona Pasqua!

 

 

Wir bereiten uns vor. Eine Wanderung wollen wir machen. Bis auf den Gipfel wollen wir steigen. Wanderstiefel, Stöcke, Obst und Müsliriegel, Wasser, Sonnenschutz und mehr werden in die Rucksäcke gepackt. Dann steigen wir ins Auto. Später bringt uns die Fähre über den See, der hier nur der größere heißt und wieder das Auto bis zum gewählten Parkplatz. Ab hier übernehmen die Füße und in Kurven und Windungen schraubt sich der Weg in die Höhe. Der Puls geht schneller, Jacken werden geöffnet, Tropfen bilden sich auf der Haut und rinnen in die Augen. Es ist anstrengend. Wir nehmen die Bilder der Umgebung in uns auf. Blicke streifen nach hinten, unten, auf das, was bereits hinter uns liegt und gehen nach vorne, oben, auf das, was noch vor uns liegt: Es ist nicht mehr weit!

Die vergangenen Wochen kamen mir auch wie eine lange Bergwanderung vor. Täglich schaute ich auf Kurven, die steil nach oben gingen. Mit allerlei Beschränkungen wurde versucht, diese abzuflachen. Und immer wieder war da die bange Frage: Wann erreichen wir endlich den Gipfel, den Peak des Anstiegs? Jetzt scheint er erreicht. Wobei, noch nicht ganz. Der Gipfel, fast erklommen, weitet sich aus und wird zum Plateau, zur Hochebene, die sich noch hinzieht. Und was haben wir bis dahin durchgemacht! Zahlen beziffern die Schwerstkranken und Verstorbenen aber ermessen, welches Leid sich dahinter verbirgt, können sie nicht. Bilder zeigen, was auf Krankenstationen, in Heimen und Häusern, auf Plätzen und Straßen sich zuträgt aber erfassen, was das für die Betroffenen wirklich bedeutet, können auch sie nicht. Gespräche, Telefonate, Video-Konferenzen – wir erzählen, tauschen uns aus über Erlebtes und Gehörtes, unterstützen und ermutigen uns auf dem Weg. Unendlich wertvoll. 

Nun sind wir also oben! Geschafft! Wir freuen uns, das Ziel erreicht zu haben. Grandios der Blick in jede Richtung, 360°. Rundherum drehen wir uns und sehen so viele unterschiedliche Dinge. Wir genießen die Pause, erholen uns von dem, was hinter uns liegt. Die Anstrengungen sind nicht vergessen, wir spüren sie ja in unseren Beinen, aber es überwiegt die Freude. Wir haben das Ziel erreicht, und es ist wunderbar, hier oben zu sein und all das zu sehen. Drei Kreuze stehen hier. Massive Stahlträger, im Fels verankert. Zu ihren Füßen lassen wir uns nieder. Wir holen die Vorräte aus den Rucksäcken. Essen und Trinken. Schauen und Hören. Es tut gut, hier zu sein. Wir tanken auf. 

Heute ist Ostern. Ganz anders als ich es je gefeiert habe. Auf Haus und Garten beschränkt. Im direkten Gegenüber nur meine Frau. Andere kann ich nicht so nah sehen, sprechen, berühren. Und auch die Gemeinde ist weit weg. Aber Er ist da. Jesus, der Auferstandene. Denn am Kreuz hängt er nicht mehr. Sein Kreuz ist leer. Ostern ist der Tag des leeren Kreuzes. Jesus ist herabgestiegen von diesem toten Holz, um uns Menschen weiterhin nahe zu sein. Manchmal höre ich seine Stimme, wenn ich in den Worten der Bibel lese. Manchmal spüre ich seine Nähe, wenn ich zu ihm spreche und bete. Manchmal fühle ich seine Kraft, wenn ich müde werde. Manchmal spüre ich seinen Trost, wenn ich traurig bin. Manchmal erlebe ich seine Aufmunterung, wenn ich mutlos bin. … Ostern ist nicht nur ein Tag – Ostern ist ein ganzes Leben, mein ganzes Leben, seit ich die Botschaft seiner Auferstehung erlebt habe. 

Die Kreuze hier oben auf dem Berg sind leer, so wie alle Kreuze, die ich je auf einem Gipfel gesehen habe. So als wollten sie sagen: Hier oben ist Jesus nicht mehr, denn er begleitet uns auf dem Weg nach unten. Denn auch dieser ist anstrengend, manche sagen, noch anstrengender als der Aufstieg und manchmal gefährlich. „Der Gipfel gehört dir erst, wenn du wieder unten bist.“ (Hans Kammerlander) Wir gehen. Und mit uns gehen die Freude über das Erreichte, die Ausblicke in die Ferne, die Sonne auf der Haut und die Vorfreude auf das, was uns unten erwartet: eine Dusche, frische Kleidung, unsere mauzende Katze und ein kaltes Bier. 

Ostern ist der Beginn, der Neubeginn des Lebens. Aus zu Tode betrübt, wird himmelhochjauchzend. Schwarze Erde verwandelt sich in blühende Gärten und Felder wie im Ostergarten, den ich die letzten Wochen betreut habe. Und wenn es auch in diesem Jahr länger dauern wird, bis wir einander sehen und begegnen werden. Wenn auch bei vielen die Wunden in diesem Jahr tiefer sind und die Schmerzen größer. Vielleicht werden wir dieses Jahr deshalb mehrfach Ostern feiern. Einmal heute, weil Jesus auferstanden ist und dann noch viele Male. Wenn wir wieder die Häuser verlassen dürfen: Frohe Ostern! Wenn wir uns wieder sehen und berühren dürfen: Frohe Ostern! Wenn Kinder zur Schule und Erwachsene zur Arbeit gehen: Frohe Ostern! Der Espresso al banco: Frohe Ostern. Das erste Bad im Meer und der Besuch in der Heimat: Frohe Ostern! Der erste Gottesdienst mit Euch in den Bankreihen: Frohe Ostern! 


Contemplazione del giardino di Pasqua

Alcune famiglie hanno seminato un giardino di Pasqua, come abbiamo fatto noi l’anno scorso e anche quest’anno. A questo punto, c’è la possibilità di contemplare il proprio e di raccontare ciò che vediamo… In alto, un’immagine di quello dell’anno scorso.

 

La Pasqua libera per vivere una vita nuova. Alleluja. Il Signore è risorto. Egli è veramente risorto. Amen.

Betrachtung des Ostergartens

Einige Familien haben auch einen Ostergarten angesät, wie wir im vergangenen und so auch diesem Jahr. An dieser Stelle ist die Möglichkeit, den eigenen anzuschauen und zu erzählen, was wir sehen…  Oben ein Bild aus dem vergangenen Jahr. 

 

 

Ostern befreit zu neuem Leben. Halleluja. Der Herr ist auferstanden. Er ist wahrhaftig auferstanden. Amen



♪ Inno 148,4+5

♪ Lied 148,4+5



Colletta, vedi sito web della CELI

A questo punto, nel culto ci sono, di solito, gli annunci, che includono anche la destinazione della colletta. Possiamo sostenerci a vicenda, aiutandoci con parole, preghiere ma anche con azioni. Per la maggior parte di noi, in questi giorni, questi si limita a dare offerte, prelevandole dal conto corrente. La CELI chiede di essere aiutata a sostenere coloro che sono a diretto contatto con malati di coronavirus, in vari ospedali italiani. Contribuite anche voi a far calare il numero dei morti!

Il testo completo dell’appello della raccolta fondi, come pure le coordinate bancarie, si trovano sul sito della CELI

www.chiesaluterana.it 

Grazie


Kollekte (Verweis ELKI Homepage)

An dieser Stelle folgen in unseren Gottesdienst meist die Abkündigungen mit unter anderem dem Kollektenzweck. Wir können einander unterstützen und helfen mit Worten, Gebeten aber eben auch mit Taten. Für die meisten von uns ist das in diesen Tagen darauf beschränkt, dass wir etwas abgeben, spenden von unserem Konto. Die ELKI bittet um Mithilfe und Unterstützung von denen, die im direkten Kontakt mit Corona-Erkrankten sind in den verschiedensten Krankenhäusern Italiens. Helfen Sie mit, die Zahl der Sterbenden einzudämmen!

Den vollständigen Spendenaufruf wie auch die Kontoverbindungen finden Sie auf der ELKI-Homepage www.chiesaluterana.it 

Danke



Intercessione

Dio Padre!

Questa festa di Pasqua è funestata da ombre.

Ombre di un virus che non fa differenza tra le Tue creature umane. Persone, nostri genitori, anziani, lottano, spesso in solitudine, contro le loro paure, senza parole di conforto.

Si ammalano cristiani, musulmani, ebrei, buddhisti, hindù, ma anche persone che non Ti riconoscono.

Ti preghiamo: tieni la Tua mano su di noi.

Abbiamo parenti cui non possiamo essere vicini:

Ti preghiamo: sii accanto a loro, infondigli fiducia.

Sappiamo, e abbiamo visto, che le persone che vivono in strada non hanno più niente di niente.

Ti preghiamo: abbi un occhio di riguardo per loro, perché hanno bisogno della Tua misericordia.

Amen.

Fürbitte

Gott, Vater!

Dieses Osterfest ist überschattet.

Überschattet von einem Virus, das keinen Unterschied zwischen Deinen menschlichen Geschöpfen macht. Menschen, unsere Eltern, die Alten, kämpfen, oft in Einsamkeit, mit ihren Ängsten, ohne Zuspruch. 

Es erkranken Christen, Muslime, Juden, Buddhisten, Hindus, aber auch Menschen, die Dich nicht anerkennen.

Wir bitten Dich: Halte Deine Hand über uns.

Wir haben Angehörige, denen wir nicht nahe sein können: Wir bitten Dich: Stehe ihnen bei, gib ihnen Vertrauen.

Wir wissen und haben gesehen, dass Menschen auf der Straße nichts, aber nichts mehr haben.

Wir bitten Dich: Habe Deinen besonderen Augenmerk auf sie, denn sie brauchen Deine Barmherzigkeit.

Amen



Introduzione all’agape, pure con preghiera

PREGHIERA

Liturgo:

Siamo qui, in questa mattina di Pasqua, per celebrare la Resurrezione di Gesù e per farci fortificare, mediante la comunione in spirito con lui e tra di noi.

Il nostro cuore è pesante: siamo separati gli uni dagli altri.

Ma, con la celebrazione dell’agape, possiamo sentirci uniti e possiamo farci fortificare dal suo amore.

Nella sua vicinanza,  possiamo lasciar andare le nostre preoccupazioni e le nostre difficoltà e anche tutta la nostra colpa, e così, fortificati, per poter percepire in modo nuovo la comunione.

Überleitung zum Agapemahl,

ebenfalls mit Gebet

GEBET

Liturg:

Wir sind hier an diesem Ostermorgen, um die Auferstehung Jesu zu feiern und uns durch die Gemeinschaft im Geiste mit ihm und untereinander stärken zu lassen.

Unser Herz ist schwer, wir sind voneinander getrennt.

Aber durch diese Agapemahlfeier können wir uns verbunden fühlen und uns stärken lasen durch seine Liebe.

In seiner Nähe können wir unsere Sorgen und Nöte loslassen und auch alle unsere Schuld, um so gestärkt neu Gemeinschaft spüren zu können.



Preghiera di Benedizione

Liturgo:

Come questo pane, fatto di molti chicchi, è un pane solo, e come questo vino, fatto di molti acini, è una bevanda sola, così Dio vuole raccogliere noi esseri umani

In questa comunione e in tutta la Terra.

 

Venite e mangiate di questo pane, simbolo di vita. Venite e bevete da questo calice, simbolo di gioia. E Gesù, il Signore, ci doni la sua pace.

 

Dio di bontà, da Te viene la nostra vita e Tu ci conservi nella Tua bontà. Per mezzo di Cristo, Tuo amato Figlio, ci riunisci e ci unisci nel Tuo Spirito. Noi Ti glorifichiamo per la Tua opera qui, nella nostra famiglia, nella nostra comunità, nella Chiesa e nel mondo.

 

Segensgebet 

Liturg:

Wie dieses Brot, aus vielen Körnern bereitet, ein Brot ist, und wie dieser Wein aus vielen Beeren ein Trank ist, so will Gott uns Menschen zueinander führen – in dieser Gemeinschaft und auf der ganzen Erde. 

 

Kommt und esst von diesem Brot, dem Zeichen des Lebens. Kommt und trinkt von diesem Wein, dem Zeichen der Freude. Und Jesus, der Herr, gebe uns seinen Frieden.

 

Guter Gott, von dir kommt unser Leben, und du erhältst es in deiner Güte. Du führst uns durch Christus, deinen geliebten Sohn, zusammen und verbindest uns in deinem Geist. Wir preisen dich für dein Wirken hier, in unserer Familie, in unserer Gemeinde, in der Kirche und in der Welt.



Benedizione del pane / Benedizione del vino

Benedici questo pane e benedici questo vino, simboli di vita e di pienezza.

Condividiamo, mangiamo e beviamo

il pane di vita, il calice della salvezza

poiché Tu doni pace e comunione.

Brotsegnung / Weinsegnung

Segne dieses Brot und segne diesen Wein, Zeichen des Lebens und der Fülle.

Wir teilen miteinander, essen und trinken, 

vom Brot des Lebens, vom Kelch des Heils, denn du schenkst Frieden und Gemeinschaft. 


Fortificaci nella fede in Te e nell’amore per Te e gli uni per gli altri. Perciò Ti preghiamo, per il tramite di Gesù Cristo, nostro fratello e Signore. Amen. 

Stärke uns im Glauben an dich und in der Liebe zu dir und untereinander. Darum bitten wir dich durch Jesus Christus, unseren Bruder und Herrn. Amen. 


Dio di bontà, mediante l’opera del Tuo Spirito

ci infondi la forza di affidarci gli uni agli altri

e di restare uniti nella fede e nell’amore.

Guter Gott, du gibst uns durch das Wirken

deines Geistes die Kraft, uns aufeinander einzulassen und im Glauben und in der Liebe verbunden zu bleiben.


Così doni a noi e alla nostra comunione speranza e futuro. Ti ringraziamo per tutti i Tuoi benefici e per la Tua assistenza nelle nostre preoccupazioni e riguardo ai nostri obiettivi.

So schenkst du uns und unserer Gemeinschaft Hoffnung und Zukunft. Wir danken dir für alle deine Wohltaten und für deinen Beistand in unseren Sorgen und Anliegen. 


Dio ci ha donato pane e vino,

di cui abbiamo bisogno ogni giorno per vivere.

Allora, preghiamo insieme con le parole della preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato.

Facendolo, raccomandiamo a Dio soprattutto quelle persone per le quali il pane quotidiano non è scontato:

 

Padre Nostro

Padre nostro che sei nei cieli.

Sia santificato il Tuo nome.

Venga il Tuo regno.

Sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano.

E rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

E non indurci in tentazione,

ma liberaci dal male.

Poiché Tuo è il regno, Tua la potenza

e la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Gott hat uns mit dem Brot und Wein beschenkt,

die wir täglich zum Leben brauchen.

So beten wir zusammen das Gebet,

das Jesus selbst uns zu beten gelehrt hat.

Legen wir Gott dabei vor allem auch jene Menschen ans Herz, für die das tägliche Brot keine Selbstverständlichkeit ist: 

 

Vaterunser

Vater unser im Himmel.

Geheiligt werde dein Name.

Dein Reich komme.

Dein Wille geschehe, wie im Himmel, so auf Erden.

Unser tägliches Brot gib uns heute.

Und vergib uns unsere Schuld,

wie auch wir vergeben unsern Schuldigern.

Und führe uns nicht in Versuchung,

sondern erlöse uns von dem Bösen.

Denn dein ist das Reich und die Kraft 

und die Herrlichkeit in Ewigkeit. Amen.



Distribuzione

Liturgo: Condividiamo nella Santa Cena l’amore di Dio!

”Pane di Vita”

”Vino della Gioia” 

Austeilung

Liturg: Teilen wir Gottes Liebe miteinander im Mahl!

„Brot des Lebens“

„Wein der Freude“ 



Ringraziamento

Liturgo: Ringraziate il Signore perché Egli è buono, alleluja.

Tutti: E la sua bontà dura in eterno, alleluja. 

Danksagung

Liturg: Danket dem Herrn denn er ist freundlich Halleluja

Alle: Und seine Güte währet ewiglich, Halleluja. 



Benedizione

Ed ora, andate in questi giorni di Pasqua, fortificati dallo Spirito e dall’amore di Dio, che sono più forti di ogni altra cosa:

Dio vi benedica e vi custodisca.

Dio faccia risplendere il suo volto su di voi e vi sia propizio.

Dio alzi il suo volto su di voi e vi dia la sua pace. Amen.

Segen

Und so geht nun in diese Ostertage gestärkt mit dem Geist und der Liebe Gottes, die stärker sind als alles andere:

Gott segne Euch und behüte Euch.

Gott lasse leuchten sein Angesicht über Euch und sei Euch gnädig.

Gott erhebe sein Angesicht auf Euch und schenke Euch seinen Frieden. Amen



Musica in uscita

Musik zum Ausgang