10.04.2020 - ore 15 Uhr - Liturgia per Venerdì Santo - Karfreitagsliturgie


Celebrazione liturgica nell’Ora della Morte di Gesù

con elementi delle tradizioni evangelica, cattolica e ortodossa

Liturgische Feier zur Sterbestunde Jesu

mit Elementen der evangelischen, katholischen und orthodoxen Traditionen



5° culto in quarantena


Venerdì Santo, 10 aprile 2020 -

preparato dalla pastora luterana Sabine Kluger (Sicilia)


5. Quarantäne-Gottesdienst


Freitag, den 10. April 2020 - Karfreitag

vorbereitet von der lutherischen Pfarrerin Sabine Kluger (Sizilien)



Introduzione


Affinché possiate cominciare la celebrazione alle ore 15, è necessario prendersi un po’ di tempo per prepararsi esteriormente e interiormente.

 

Ciò che vi occorre è un luogo tranquillo della casa, con sedute per tutti i partecipanti. Rinunciate a ogni tipo di ornamento: niente tovaglie, candele, fiori; neanche la Bibbia. Niente rintocchi di campane (per quelli che ne dispongono).

Le 5 letture previste possono essere distribuite tra un massimo di 5 partecipanti, mentre una sesta persona può recitare i versi che le intercalano. Chi è da solo a celebrare può leggere tutto da sé. Ogni persona che legge dovrebbe poter disporre di un monitor di computer con il testo ben leggibile o averlo in mano stampato.

 

Nella presente celebrazione, meditiamo sulla sofferenza e la morte di Gesù, con preghiere, canti e letture bibliche, molta calma e molto silenzio. L’avvicendarsi di testi poetici, letture e preghiere conferisce alla celebrazione carattere di meditazione circolare.

L’elemento strutturale fondamentale è costituito dalle sequenze di lettura, silenzio e testo di riflessione. Il silenzio dopo la lettura viene mantenuto apposta a lungo e, magari, è sottolineato da musica tranquilla (per es. tratta dalla Passione secondo Matteo di J.S. Bach, come proposto). La lettura dell’Ora della Morte di Gesù viene messa in rilievo dal fatto che il silenzio che ne segue non è accompagnato dalla  musica. Salmo, inni e letture, come pure i loro titoli, non vengono annunciati e neanche i passi della Bibbia [in parentesi quadre].

 

In questo culto funebre, meditiamo anche sul dolore e la sofferenza umani, di tutti gli esseri umani, che, in questi giorni, riguardano, in modo speciale, coloro che sono colpiti dal coronavirus, parte dei quali lotta per la vita o è morta. Pensiamo a tutti coloro che sono in pena per loro e che sono in lutto per loro; pensiamo a tutti coloro che hanno cura di loro e a tutti quelli che hanno paura, in questa crisi.

Al termine, se possibile restiamo ancora qualche minuto in silenzio, gli uni accanto agli altri, oppure ce ne andiamo senza dire nulla.


Einführung


Damit Sie die Feier um 15:00 Uhr beginnen können, ist es hilfreich, sich vorher ein wenig Zeit zur äußeren und inneren Vorbereitung zu nehmen.

 

Sie brauchen zu Hause einen ruhigen Platz, mit Sitzgelegenheit für alle, die teilnehmen. Verzichten Sie auf allen Schmuck – keine Tischdecke, keine Kerzen, keine Blumen, nicht einmal eine Bibel. Kein Glockengeläut (wer es zur Verfügung hätte). 

Die 5 Lesungen können auf bis zu 5 Personen verteilt werden, eine 6. Person übernimmt die Verse dazwischen. Wer allein feiert, kann auch gut alles selbst lesen. Jede lesende Person sollte einen guten Blick auf den Computer oder einen Ausdruck in der Hand haben.

 

In dieser Feier gedenken wir des Leidens und Sterbens Jesu mit Gebeten, Gesängen und biblischen Lesungen, mit viel Ruhe und Schweigen. Der Wechsel von poetischen Texten, Lesungen und Gebeten gibt der Feier einen meditativ kreisenden Charakter. 

Das wesentliche Strukturelement sind die Sequenzen von Lesung, Stille und Vers. Die Stille nach der Lesung wird bewusst lange ausgehalten und vielleicht mit ruhiger Musik unterlegt (z. B. aus der Matthäuspassion von Johann Sebastian Bach wie vorgeschlagen). Die Lesung der Todesstunde Jesu wird dadurch hervorgehoben, dass die Stille danach ohne Musik ist. Psalm, Lieder und Lesungen – sowie Überschriften – werden möglichst nicht angesagt, auch die Bibelstellen [in eckigen Klammern] nicht.   

 

Wir gedenken in diesem Trauergottesdienst auch des Leides und Leidens der Menschen, aller Menschen – in diesen Tagen besonders derer, die durch das Coronavirus infiziert sind und teilweise mit dem Leben ringen oder schon verstorben sind. Wir gedenken aller, die um sie bangen und trauern, aller, die für sie und für uns sorgen, und aller, die sich ängstigen in dieser Krise. 

Am Ende sitzen wir nach Möglichkeit noch ein paar Minuten still beieinander oder gehen schweigend auseinander.



Celebrazione liturgica

Liturgische Feier


Invocazione

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

In quest’ora, meditiamo sulla sofferenza e sulla morte di Cristo in croce. Al cospetto della morte, patita da nostro Signore, ci facciamo silenziosi.

Ascolteremo i testi biblici e, invece di un commento interpretativo, dopo ogni lettura del Vangelo rimarremo in silenzio, leggeremo un testo liturgico e canteremo.


Eröffnung 

Im Namen Gottes des Vaters und des Sohnes und des Heiligen Geistes! Amen. 

In dieser Stunde gedenken wir des Leidens und Sterbens Christi am Kreuz. Wir werden still im Angesicht des Todes, den unser Herr erlitt. 

Wir werden biblische Texte hören und anstelle einer Auslegung nach jeder der Evangelien-Lesungen eine Stille halten, einen liturgischen Vers lesen, und singen.



♪ Inno innario 37 State qui, vegliate con me

(può essere cantato tre volte o più a lungo)


 ♪ Lied Innario 37 Bleibet hier und wachet mit mir

(kann dreimal oder über eine längere Zeit gesungen werden)



Portiamo le nostre menti, pure, davanti a Cristo e, come suoi amici e amiche, offrirgli le nostre anime per amor suo. Non facciamoci soffocare dalle preoccupazioni della vita, come Giuda, ma, nel nostro intimo, invochiamo:

redimici dal male, Padre! Amen.


Unsere Sinne lasst uns rein vor Christus bringen und als seine Freunde und Freundinnen unsere Seelen um seinetwillen darbringen. Und lasst uns nicht an den Sorgen des Lebens ersticken wie Judas, sondern in unserm Innersten wollen wir rufen: Erlöse uns aus dem Bösen, Vater! Amen.



Salmo d’introito

Preghiamo insieme con le parole del salmo, che furono gridate da Gesù sulla croce.

È il Salmo 22.

 

Salmi 22 (insieme)

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

     Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Dio mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi,

     e anche di notte, senza interruzione.

Eppure tu sei il Santo,

     siedi circondato dalle lodi d'Israele.

I nostri padri confidarono in te;

     confidarono e tu li liberasti.

Gridarono a te, e furon salvati;

     confidarono in te, e non furono delusi.

Non allontanarti da me, perché l'angoscia è vicina,

     e non c'è alcuno che m'aiuti.

Ma tu, SIGNORE, non allontanarti,

     tu che sei la mia forza, affrèttati a soccorrermi.

Amen. 


Eingangspsalm

Wir beten gemeinsam mit den Worten des Psalms, den Jesus am Kreuz geschrien hat. Es ist Psalm 22.

 

Psalm 22 (gemeinsam)

Mein Gott, mein Gott, warum hast du mich verlassen?

     Ich schreie, aber meine Hilfe ist ferne.

Mein Gott, des Tages rufe ich, doch antwortest du nicht,

     und des Nachts, doch finde ich keine Ruhe.

Du aber bist heilig,

     der du thronst über den Lobgesängen Israels.

Unsere Väter hofften auf dich;

     und da sie hofften, halfst du ihnen heraus.

Zu dir schrien sie und wurden errettet,

     sie hofften auf dich und wurden nicht zuschanden.

Sei nicht ferne von mir, denn Angst ist nahe;

     denn es ist hier kein Helfer.

Aber du, HERR, sei nicht ferne;

     meine Stärke, eile, mir zu helfen!

Amen. 



Kyrie

Dio eterno, per mezzo della Passione di Tuo Figlio, hai annientato la morte che, cominciando dal primo essere umano, è stata trasmessa a tutte le generazioni. Secondo la legge di Natura, rechiamo in noi l’immagine del primo Adamo; aiutaci, per mezzo della Tua grazia, ad imprimere in noi l’immagine del nuovo Adamo e a divenire simili a Cristo, che con Te vive e regna per i secoli dei secoli. Invochiamo la Tua misericordia:


Kyrie

Ewiger Gott, durch das Leiden deines Sohnes hast du den Tod vernichtet, der vom ersten Menschen auf alle Geschlechter übergegangen ist. Nach dem Gesetz der Natur tragen wir das Abbild des ersten Adam an uns; hilf uns durch deine Gnade, das Bild des neuen Adam in uns auszuprägen und Christus ähnlich zu werden, der mit dir lebt und herrscht in alle Ewigkeit. Wir rufen um dein Erbarmen:



♪ Inno innario 6 Kyrie eleison!


♪ Lied innario 6 Kyrie eleison!



1. Lettura 

[Arresto di Gesù e Gesù davanti a Caiafa e al sinedrio – Matteo 26,47-68]

 

Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei dodici, e insieme a lui una gran folla con spade e bastoni, da parte dei capi dei sacerdoti e degli anziani del popolo. Colui che lo tradiva, aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; prendetelo». E in quell'istante, avvicinatosi a Gesù, gli disse: «Ti saluto, Rabbì!» e lo baciò. Ma Gesù gli disse: «Amico, che cosa sei venuto a fare?» Allora, avvicinatisi, gli misero le mani addosso e lo presero.

Ed ecco, uno di quelli che erano con lui, stesa la mano, prese la spada, la sfoderò e, colpito il servo del sommo sacerdote, gli recise l'orecchio. Allora Gesù gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, periranno di spada. Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni d'angeli? Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?»

In quel momento Gesù disse alla folla: «Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro un brigante, per prendermi. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare e voi non mi avete preso; ma tutto questo è avvenuto affinché si adempissero le Scritture dei profeti».

Allora tutti i discepoli l'abbandonarono e fuggirono. 

Quelli che avevano preso Gesù, lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro lo seguiva da lontano, finché giunsero al cortile del sommo sacerdote; ed entrò, mettendosi a sedere con le guardie, per vedere come la vicenda sarebbe finita.

I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù per farlo morire; e non ne trovavano, benché si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». E il sommo sacerdote, alzatosi in piedi, gli disse: «Non rispondi nulla? Non senti quello che testimoniano costoro contro di te?» Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». Gesù gli rispose: «Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?»

 

Raccoglimento. 


1. Lesung 

[Gefangennahme und Prozess vor dem hohen Rat: Matthäus 26,47-68]

 

Und als er noch redete, siehe, da kam Judas, einer von den Zwölfen, und mit ihm eine große Schar mit Schwertern und mit Stangen, von den Hohenpriestern und Ältesten des Volkes.

Und der Verräter hatte ihnen ein Zeichen genannt und gesagt: Welchen ich küssen werde, der ist's; den ergreift.

Und alsbald trat er zu Jesus und sprach: Sei gegrüßt, Rabbi! und küsste ihn.

Jesus aber sprach zu ihm: Mein Freund, dazu bist du gekommen? Da traten sie heran und legten Hand an Jesus und ergriffen ihn.

Und siehe, einer von denen, die bei Jesus waren, streckte die Hand aus und zog sein Schwert und schlug nach dem Knecht des Hohenpriesters und hieb ihm ein Ohr ab.

Da sprach Jesus zu ihm: Stecke dein Schwert an seinen Ort! Denn wer das Schwert nimmt, der soll durchs Schwert umkommen.

Oder meinst du, ich könnte meinen Vater nicht bitten, dass er mir sogleich mehr als zwölf Legionen Engel schickte? 

Wie würde dann aber die Schrift erfüllt, dass es so geschehen muss?

Zu der Stunde sprach Jesus zu der Schar: Ihr seid ausgezogen wie gegen einen Räuber mit Schwertern und mit Stangen, mich zu fangen. Habe ich doch täglich im Tempel gesessen und gelehrt, und ihr habt mich nicht ergriffen.

Aber das ist alles geschehen, damit erfüllt würden die Schriften der Propheten. Da verließen ihn alle Jünger und flohen.

Die aber Jesus ergriffen hatten, führten ihn zu dem Hohenpriester Kaiphas, wo die Schriftgelehrten und Ältesten sich versammelt hatten.

Petrus aber folgte ihm von ferne bis zum Palast des Hohenpriesters und ging hinein und setzte sich zu den Knechten, um zu sehen, worauf es hinauswollte.

Die Hohenpriester aber und der ganze Hohe Rat suchten falsches Zeugnis gegen Jesus, dass sie ihn töteten.

Und obwohl viele falsche Zeugen herzutraten, fanden sie doch nichts. Zuletzt traten zwei herzu und sprachen: Er hat gesagt: Ich kann den Tempel Gottes abbrechen und in drei Tagen aufbauen. 

Und der Hohepriester stand auf und sprach zu ihm: Antwortest du nichts auf das, was diese gegen dich bezeugen?

Aber Jesus schwieg still. Und der Hohepriester sprach zu ihm: Ich beschwöre dich bei dem lebendigen Gott, dass du uns sagst, ob du der Christus bist, der Sohn Gottes.

Jesus sprach zu ihm: Du sagst es. Doch sage ich euch: Von nun an werdet ihr sehen den Menschensohn sitzen zur Rechten der Kraft und kommen auf den Wolken des Himmels.

Da zerriss der Hohepriester seine Kleider und sprach: Er hat Gott gelästert! Was bedürfen wir weiterer Zeugen? Siehe, jetzt habt ihr die Gotteslästerung gehört.

Was ist euer Urteil? Sie antworteten und sprachen: Er ist des Todes schuldig.

Da spien sie ihm ins Angesicht und schlugen ihn mit Fäusten. Einige aber schlugen ihn ins Angesicht und sprachen: Weissage uns, Christus, wer ist's, der dich schlug?

 

Stille.



Aria: “So ist mein Jesus nun gefangen“

Per ascoltare (circa 3 minuti)


Arie: “So ist mein Jesus nun gefangen“

Zum Zuhören  (ca. 3 min.) 



Riflessione: 

Oggi, Giuda veglia per tradire il Signore, il Salvatore del mondo, che fu già prima del tempo; che saziò la folla con cinque pani. Oggi, il senzalegge rinnega il Maestro. Benché fosse un discepolo, tradì il Maestro. Per denaro, vendette colui che saziò la gente con la manna.


Vers: 

Heute wacht Judas, um den Herrn zu verraten, den Retter der Welt, der schon vor den Zeiten war, den, der mit fünf Broten die Menge sättigte. Heute verleugnet der Gesetzlose den Lehrer. Obwohl er ein Jünger war, verriet er den Meister. Für Geld verkaufte er den, der die Menschen mit Manna sättigte. 



♪ Inno 135 Dolce Signore 1a strofa


♪ Lied 135: Herzliebster Jesu Strophe 1



2. Lettura [Gesù consegnato nelle mani di Pilato – Marco 15,1-19]

 

La mattina presto, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.

Pilato gli domandò: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù gli rispose: «Tu lo dici». I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; e Pilato di nuovo lo interrogò dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!» Ma Gesù non rispose più nulla; e Pilato se ne meravigliava. Ogni festa di Pasqua Pilato liberava loro un carcerato, quello che la folla domandava. Vi era allora in prigione un tale, chiamato Barabba, insieme ad alcuni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una rivolta. La folla, dopo essere salita da Pilato, cominciò a chiedergli che facesse come sempre aveva loro fatto. E Pilato rispose loro: «Volete che io vi liberi il re dei Giudei?» Perché sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Pilato si rivolse di nuovo a loro, dicendo: «Che farò dunque di colui che voi chiamate il re dei Giudei?» Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!» Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?» Ma essi gridarono più forte che mai: «Crocifiggilo!» Pilato, volendo soddisfare la folla, liberò loro Barabba; e consegnò Gesù, dopo averlo flagellato, perché fosse crocifisso.

Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioè dentro il pretorio, e radunarono tutta la coorte. Lo vestirono di porpora e, dopo aver intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e cominciarono a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!» E gli percotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, mettendosi in ginocchio, si prostravano davanti a lui. 

 

Raccoglimento. 


2. Lesung 

[Vor Pilatus: Markus 15,1-19.]

 

Jesus vor Pilatus

Und alsbald am Morgen hielten die Hohenpriester Rat mit den Ältesten und Schriftgelehrten und dem ganzen Hohen Rat, und sie banden Jesus, führten ihn ab und überantworteten ihn Pilatus. Und Pilatus fragte ihn: Bist du der König der Juden? Er aber antwortete und sprach zu ihm: Du sagst es.

Und die Hohenpriester beschuldigten ihn hart.

Pilatus aber fragte ihn abermals: Antwortest du nichts? Siehe, wie hart sie dich verklagen!

Jesus aber antwortete nichts mehr, so dass sich Pilatus verwunderte. Er pflegte ihnen aber zum Fest einen Gefangenen loszugeben, welchen sie erbaten.Es war aber einer, genannt Barabbas, gefangen mit den Aufrührern, die beim Aufruhr einen Mord begangen hatten. Und das Volk ging hinauf und bat, dass er tue, wie er zu tun pflegte.

Pilatus aber antwortete ihnen: Wollt ihr, dass ich euch den König der Juden losgebe? Denn er erkannte, dass ihn die Hohenpriester aus Neid überantwortet hatten. Aber die Hohenpriester reizten das Volk auf, dass er ihnen viel lieber den Barabbas losgebe. Pilatus aber fing wiederum an und sprach zu ihnen: Was wollt ihr denn, dass ich tue mit dem, den ihr den König der Juden nennt?

Sie schrien abermals: Kreuzige ihn! Pilatus aber sprach zu ihnen: Was hat er denn Böses getan? Aber sie schrien noch viel mehr: Kreuzige ihn!

Pilatus aber wollte dem Volk zu Willen sein und gab ihnen Barabbas los und ließ Jesus geißeln und überantwortete ihn, dass er gekreuzigt werde. Die Soldaten aber führten ihn hinein in den Palast, das ist ins Prätorium, und riefen die ganze Abteilung zusammen und zogen ihm einen Purpurmantel an und flochten eine Dornenkrone und setzten sie ihm auf und fingen an, ihn zu grüßen: Gegrüßet seist du, der Juden König! Und sie schlugen ihn mit einem Rohr auf das Haupt und spien ihn an und fielen auf die Knie und huldigten ihm.

 

Stille



Aria: “Können Tränen meiner Wangen“

Per ascoltare  (circa 7 minuti) 


Arie: “Können Tränen meiner Wangen“

Zum Zuhören (ca. 7 Minuten)



Riflessione: 

L’assemblea umana pretese da Pilato che Tu, o Signore, fosti crocifisso. Benché non trovassero alcuna colpa in Te, liberarono Barabba, colpevole, e condannarono Te, il Giusto, commettendo il peccato di odioso assassinio. Ma Tu dici: perdona loro, perché non sanno quello che fanno.


Vers: 

Der Menschen Versammlung verlangte von Pilatus, dass du, Herr, gekreuzigt wirst. Obwohl sie an dir keine Schuld fanden, befreiten sie den schuldigen Barabbas und verurteilten dich, den Gerechten und begingen die Sünde des hässlichen Mordes. Aber du sagst: Vergib ihnen, denn sie wissen nicht, was sie tun.



♪ Inno EG 81,2 Du wirst gegeißelt und mit Dorn gekrönet (questa strofa non è stata tradotta in italiano). la melodia è quella dell'inno 135


♪ Lied EG 81,2 Du wirst gegeißelt und mit Dorn gekrönet (Melodie wie oben, diese Strophe gibt es lediglich auf Deutsch)


Du wirst gegeißelt und mit Dorn gekrönet

ins Angesicht geschlagen und verhöhnet,

du wirst mit Essig und mit Gall getränket

 

ans Kreuz gehenket





3. Lettura 

[La crocifissione di Gesù – Giovanni 19,17-30]

 

Presero dunque Gesù; ed egli, portando la sua croce, giunse al luogo detto del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, dove lo crocifissero, assieme ad altri due, uno di qua, l'altro di là, e Gesù nel mezzo.

Pilato fece pure un'iscrizione e la pose sulla croce. V'era scritto: GESÙ IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI. Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; e l'iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. Perciò i capi dei sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: «Non lasciare scritto: "Il re dei Giudei"; ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei"». Pilato rispose: «Quello che ho scritto, ho scritto».

I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato. Presero anche la tunica, che era senza cuciture, tessuta per intero dall'alto in basso. Dissero dunque tra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocchi»; affinché si adempisse la Scrittura che dice:

«Hanno spartito fra loro le mie vesti,

e hanno tirato a sorte la mia tunica».

Questo fecero dunque i soldati.

Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era già compiuta, affinché si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete». C'era lì un vaso pieno d'aceto; posta dunque una spugna, imbevuta d'aceto, in cima a un ramo d'issopo, l'accostarono alla sua bocca. Quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: «È compiuto!» E, chinato il capo, rese lo spirito.

 

Raccoglimento. Senza musica.


3. Lesung 

[Kreuzweg, Kreuzigung und Tod: Johannes 19,16b-30.]

 

Jesu Kreuzigung und Tod

Sie nahmen ihn aber, und er trug sein Kreuz und ging hinaus zur Stätte, die da heißt Schädelstätte, auf Hebräisch Golgatha.

Dort kreuzigten sie ihn und mit ihm zwei andere zu beiden Seiten, Jesus aber in der Mitte.

Pilatus aber schrieb eine Aufschrift und setzte sie auf das Kreuz; und es war geschrieben: Jesus von Nazareth, der König der Juden.

Diese Aufschrift lasen viele Juden, denn die Stätte, wo Jesus gekreuzigt wurde, war nahe bei der Stadt. Und es war geschrieben in hebräischer, lateinischer und griechischer Sprache.

Da sprachen die Hohenpriester der Juden zu Pilatus: Schreib nicht: Der König der Juden, sondern, dass er gesagt hat: Ich bin der König der Juden.

Pilatus antwortete: Was ich geschrieben habe, das habe ich geschrieben.

Als aber die Soldaten Jesus gekreuzigt hatten, nahmen sie seine Kleider und machten vier Teile, für jeden Soldaten einen Teil, dazu auch das Gewand. Das war aber ungenäht, von oben an gewebt in einem Stück.

Da sprachen sie untereinander: Lasst uns das nicht zerteilen, sondern darum losen, wem es gehören soll. So sollte die Schrift erfüllt werden, die sagt: »Sie haben meine Kleider unter sich geteilt und haben über mein Gewand das Los geworfen.« Das taten die Soldaten.

Es standen aber bei dem Kreuz Jesu seine Mutter und seiner Mutter Schwester, Maria, die Frau des Klopas, und Maria von Magdala.

Als nun Jesus seine Mutter sah und bei ihr den Jünger, den er liebhatte, spricht er zu seiner Mutter: Frau, siehe, das ist dein Sohn!

Danach spricht er zu dem Jünger: Siehe, das ist deine Mutter! Und von der Stunde an nahm sie der Jünger zu sich.

Danach, als Jesus wusste, dass schon alles vollbracht war, spricht er, damit die Schrift erfüllt würde: Mich dürstet.

Da stand ein Gefäß voll Essig. Sie aber füllten einen Schwamm mit Essig und steckten ihn auf ein Ysop Rohr und hielten es ihm an den Mund.

Als nun Jesus den Essig genommen hatte, sprach er: Es ist vollbracht! und neigte das Haupt und verschied.

 

Stille. Ohne Musik.



Riflessione:

Oggi è inchiodato in croce colui che ha immerso la Terra nelle acque. Una corona di spine circonda di piaghe il capo del Re degli Angeli. Per scherno, è avvolto nella porpora colui che avvolge il cielo con le sue nuvole. Fu battuto colui che liberò l’essere umano. Chiodi trafissero lo Sposo della Chiesa. Noi lodiamo la Tua Passione, o Cristo: mostraci anche la Tua gloriosa Resurrezione. Amen.


Vers:

Heute hängt am Kreuz, der die Erde in die Wasser gehängt hat. Mit einem Kranz aus Dornen wird umwunden der König der Engel. Aus Hohn wird mit Purpur verhüllt, der den Himmel mit Wolken verhüllt. Schläge hat empfangen, der den Menschen befreite. Mit Nägeln wurde durchbohrt der Bräutigam der Kirche. Wir preisen deine Leiden, Christus, zeige uns auch deine herrliche Auferstehung. Amen.



♪ Inno EG 81,3-6 Was ist doch wohl die Ursach solcher Plagen? (Melodia come sopra)

3. Chi_È mai la causa di si dura sorte?

Tu, l'innocente, sconti l'error mio,

il mio peccato ti condusse_a morte:

il reo son io! (Innario 135 / 2)


♪ Lied EG 81,3-6 Was ist doch wohl die Ursach solcher Plagen? (Melodie wie oben)

3. Was ist doch wohl die Ursach solcher Plagen?

Ach, meine Sünden haben dich geschlagen;

ich mein Herr Jesu, habe dies verschuldet,

was du erduldet.


4. Di quanto_amore, Cristo, tu ci degni!

Per il suo gregge soffre_il buon pastore,

e per le colpe dei suoi servi_indegni

paga_il Signore. (Innario 135 / 3) 

4. Wie wunderbarlich ist doch diese Strafe!

Der gute Hirte leidet für die Schafe,

die Schuld bezahlt der Herre, der Gerechte,

für seine Knechte.


5. Der Fromme stirbt, der echt und richtig wandelt,

der Böse lebt, der wider Gott gehandelt;

der Mensch verdient den Tod und ist entgangen,

Gott wird gefangen. (Innario 135 non tradotto)

5. Der Fromme stirbt, der echt und richtig wandelt,

der Böse lebt, der wider Gott gehandelt;

der Mensch verdient den Tod und ist entgangen,

Gott wird gefangen. 


6. O_immenso_amore, grande, sconfinato,

che ti sospinge_ad una morte_atroce!

Io seguo il mondo, vivo nel peccato,

Tu muori_in croce. (Innario 135 / 4)

6. O große Lieb, o Lieb ohn alle Maße,

die dich gebracht auf diese Marterstraße!

Ich lebte mit der Welt in Lust und Freuden,

und du musst leiden.





Credo apostolico

Io credo in Dio, 

Padre onnipotente,

Creatore del cielo e della terra.

 

E in Gesù Cristo,

Suo Figlio unigenito, nostro Signore,

il quale fu concepito di Spirito Santo

nacque da Maria vergine,

patì sotto Ponzio Pilato, 

fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; 

il terzo giorno risuscitò dai morti;

salì al cielo, 

siede alla destra di Dio,

Padre onnipotente.

Di là verrà a giudicare i vivi e i morti.

 

Io credo nello Spirito Santo,

la santa Chiesa cristiana,

la comunione dei santi,

la remissione dei peccati,

la risurrezione dei morti

e la vita eterna. 

Amen.

Apostolisches Glaubensbekenntnis 

Ich glaube an Gott, den Vater,

den Allmächtigen,

den Schöpfer des Himmels und der Erde.

 

Und an Jesus Christus,

seinen eingeborenen Sohn, unsern Herrn,

empfangen durch den Heiligen Geist,

geboren von der Jungfrau Maria,

gelitten unter Pontius Pilatus,

gekreuzigt, gestorben und begraben,

hinabgestiegen in das Reich des Todes,

am dritten Tage auferstanden von den Toten,

aufgefahren in den Himmel;

er sitzt zur Rechten Gottes,

des allmächtigen Vaters;

von dort wird er kommen,

zu richten die Lebenden und die Toten.

 

Ich glaube an den Heiligen Geist,

die heilige christliche Kirche,

Gemeinschaft der Heiligen,

Vergebung der Sünden,

Auferstehung der Toten

und das ewige Leben. 

Amen.



4. Lettura 

[Il seppellimento di Gesù – Luca 23,50-56]

 

C'era un uomo, di nome Giuseppe, che era membro del Consiglio, uomo giusto e buono, il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. 52 Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. E, trattolo giù dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in una tomba scavata nella roccia, dove nessuno era ancora stato deposto. Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato.

Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea, seguito Giuseppe, guardarono la tomba, e come vi era stato deposto il corpo di Gesù. Poi, tornarono indietro e prepararono aromi e profumi. Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento.

 

Raccoglimento.


4. Lesung 

[Grablegung: Lukas 23,50-56]

 

Jesu Grablegung

Und siehe, da war ein Mann mit Namen Josef, ein Ratsherr, der war ein guter, frommer Mann und hatte ihren Rat und ihr Handeln nicht gebilligt. Er war aus Arimathäa, einer Stadt der Juden, und wartete auf das Reich Gottes.

Der ging zu Pilatus und bat um den Leib Jesu

und nahm ihn ab, wickelte ihn in ein Leinentuch und legte ihn in ein Felsengrab, in dem noch nie jemand gelegen hatte.

Und es war Rüsttag, und der Sabbat brach an.

Es folgten aber die Frauen nach, die mit ihm gekommen waren aus Galiläa, und beschauten das Grab und wie sein Leib hineingelegt wurde.

Sie kehrten aber um und bereiteten wohlriechende Öle und Salben. Und den Sabbat über ruhten sie nach dem Gesetz.

 

Stille. 



Coro: „Wir setzen uns in Tränen nieder.“

Per ascoltare (circa 7 minuti)


Chorus: „Wir setzen uns in Tränen nieder.“

Zum Zuhören (circa 7 Minuten) 



Riflessione: 

Cantiamo un santo lamento su Cristo morto, come fecero allora le donne, che recavano con sé spezie, affinché anche noi possiamo, insieme con loro, sentire questa parola: “Rallegratevi”!

E se Tu, o Gesù, fosti rinchiuso in una piccola tomba, pure le Tue creature di riconoscono vero Re del cielo e della terra.


Vers: 

Lasst uns eine heilige Klage über den toten Christus singen, wie damals die Frauen, die die Spezereien brachten, damit wir auch das „Freut euch“ mit ihnen hören!

Wenn du, Jesus, auch in ein sehr kleines Grab eingeschlossen worden bist, wirst du doch von deinen Geschöpfen als der wahre König des Himmels und der Erde erkannt.



♪ Inno 133 Ti ringraziam, Signor Gesù 1-4


♪ Lied 133 Wir danken dir, Herr Jesu Christ 1-4



Lettura dall’Antico Testamento [Isaia 53,3-7]

Nell’Antico Testamento si parla del Servo Sofferente di Dio. Da sempre, la Chiesa ha messo quest’inno, che si trova nel libro di Isaia, in relazione con la morte di nostro Signore Gesù Cristo:

Disprezzato e abbandonato dagli uomini,

uomo di dolore, familiare con la sofferenza,

pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia,

era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava,

erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato;

ma noi lo ritenevamo colpito,

percosso da Dio e umiliato!

Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni,

stroncato a causa delle nostre iniquità;

il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui

e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti.

Noi tutti eravamo smarriti come pecore,

ognuno di noi seguiva la propria via;

ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti.

Maltrattato, si lasciò umiliare

e non aprì la bocca.

Come l'agnello condotto al mattatoio,

come la pecora muta davanti a chi la tosa,

egli non aprì la bocca.

 

Raccoglimento.


Lesung aus dem Alten Testament 

Im Alten Testament ist die Rede vom leidenden Knecht Gottes. Seit jeher hat die Kirche dieses Lied aus dem Jesaja-Buch auf den Tod unseres Herrn Jesus Christus bezogen:

 

[Jesaja 53,3-7a]

Er war der Allerverachtetste und Unwerteste, voller Schmerzen und Krankheit. Er war so verachtet, dass man das Angesicht vor ihm verbarg; darum haben wir ihn für nichts geachtet.

Fürwahr, er trug unsre Krankheit und lud auf sich unsre Schmerzen. Wir aber hielten ihn für den, der geplagt und von Gott geschlagen und gemartert wäre.

Aber er ist um unsrer Missetat willen verwundet und um unsrer Sünde willen zerschlagen. Die Strafe liegt auf ihm, auf dass wir Frieden hätten, und durch seine Wunden sind wir geheilt.

Wir gingen alle in die Irre wie Schafe, ein jeder sah auf seinen Weg. Aber der Herr warf unser aller Sünde auf ihn.

Als er gemartert ward, litt er doch willig und tat seinen Mund nicht auf wie ein Lamm, das zur Schlachtbank geführt wird; und wie ein Schaf, das verstummt vor seinem Scherer, tat er seinen Mund nicht auf. 

 

Stille.



Preghiera della chiesa con Padre Nostro

In pace, preghiamo Dio nostro Signore:

Signore, pietà.

Per la pace di Dio e la salvezza delle nostre anime, preghiamo:

Signore, pietà.

Per la pace nel mondo intero, per la stabilità della santa Chiesa di Dio e per l’unità di tutti, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

 

Per questa Chiesa e per tutti coloro che sono in essa, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

Per la nostra città e per ogni luogo; per il nostro Paese e per ogni Paese, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

Per avere aria pura, per ottenere raccolto ricco dei frutti della terra e per vivere tempi di pace, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

 

Per coloro che sono in viaggi, per i malati e i sofferenti, per i prigionieri e per la loro salvezza, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

Per tutti coloro che, oggi, soffrono innocenti, come soffrì allora nostro Signore, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

Per questi santi giorni di passaggio dal Venerdì Santo alla luminosa festa di Pasqua, affinché anche noi li attraversiamo, diretti dal lutto e dalla tristezza al giubilo felice della Pasqua, preghiamo il Signore:

Signore, pietà.

Invochiamo nostro Signore, come il Crocifisso ci ha insegnato a fare:

 

Padre Nostro

Padre nostro che sei nei cieli, 

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà

come in cielo anche in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non ci indurci in tentazione

ma liberaci dal Male.

Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. 

Amen. 


Kirchengebet mit Vater unser

In Frieden lasst uns zu Gott unserem Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Um den Frieden Gottes und um das Heil unserer Seelen lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Um den Frieden der ganzen Welt, um den Wohlbestand der heiligen Kirchen Gottes und um die Einheit aller lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

 

Für diese Kirche und für alle, die in ihr sind, lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Für unsere Stadt und für jeden Ort, für unser Land und für jedes Land, lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Um reine Luft, um reichlichen Ertrag der Früchte der Erde und um friedliche Zeiten lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

 

Für die Reisenden, für die Kranken und Leidenden, für die Gefangenen und um ihre Errettung lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Für alle, die heute unschuldig zu leiden haben wie damals unser Herr, lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Für diese heiligen Tage des Übergangs von der Karwoche zum lichten Osterfest, dass auch wir hindurchgehen von Trauer und Betrübnis hin zum freudigen Jubel des Osterfestes, lasst uns zum Herrn beten:

Herr, erbarme dich.

Lasst uns den Herrn, unsern Gott anrufen, wie es uns der Gekreuzigte gelehrt hat:

 

Vater unser 

Vater unser im Himmel

Geheiligt werde dein Name.

Dein Reich komme.

Dein Wille geschehe,

wie im Himmel, so auf Erden.

Unser tägliches Brot gib uns heute.

Und vergib uns unsere Schuld,

wie auch wir vergeben unsern Schuldigern.

Und führe uns nicht in Versuchung,

sondern erlöse uns von dem Bösen.

Denn dein ist das Reich

und die Kraft und die Herrlichkeit

in Ewigkeit. 

Amen.



 Inno innario 141,6 (O Volto insanguinato)

Testo di seguito alla melodia


♪ Lied innario 141,6 (O Haupt voll Blut und Wunden)

Text im Anschluss an die Melodie



Nell’ora di partire,

non ti partir da me;

nell’ora di morire,

da’ Tu sostegno ver;

e nel maggior terrore

che_il cuore stringerà,

me libera, Signore,

mercè il tuo penar. 


Wenn ich einmal soll scheiden,

so scheide nicht von mir;

wenn ich den Tod soll leiden,

so tritt du dann herfür;

wenn mir am allerbängsten

wird um das Herze sein,

so reiß mich aus den Ängsten

kraft deiner Angst und Pein. 



Benedizione

Il Signore sia con voi!

Dio benedica e ti protegga!

Dio faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio!

 

Dio rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace! Amen 


Segen

Gehet hin im Frieden des Herrn!

Gott segne dich und behüte dich;

Gott lasse sein Angesicht leuchten über dir und sei dir gnädig;

 

Gott hebe sein Angesicht über dich und gebe dir Frieden. Amen