Convegno: Dire Dio oggi.

Dire Dio oggi. Come si dice e si pensa Dio nelle società contemporanee


Dove e quando?


da Giovedì, 28 novembre 2019 alle 9:00 

a Venerdì, 29 novembre 2019 alle 17:00

Casa Valdese

Corso Vittorio Emanuele II, 23

Torino


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Organizzato da: 

Centro Culturale Protestante

Centro teologico di Torino



Nell’età della secolarizzazione la parola “Dio” ha conosciuto nel mondo occidentale e non solo alterne vicende. Dagli anni Cinquanta in rapporto ad un ridimensionamento dell’esperienza religiosa nel mondo cristiano si è passato dall’affermazione di un ateismo militante all’esperienza paradossale degli “atei devoti” e in ambito religioso alla crescita esponenziale dei movimenti carismatici. Oggi, infatti, si parla di una “rivincita di Dio”, esiste un forte domanda di senso, interrogativi e ricerca di una spiritualità nell’ambito di un vivace dibattito a cui partecipano credenti e non credenti.

Al convegno intervengono teologici e pensatori cattolici e protestanti insieme a filosofi, storici delle religioni e divulgatori e comunicatori esperti in tematiche religiose, tra i quali Massimo Cacciari, Gabriella Caramore, Giovanni Filoramo, Bruno Karsenti, Paolo Naso, Paolo Gamberini, Silvia Facchini, Paolo Naso, Letizia Tomassone e Roberto Repole.

Il termine “rivincita di Dio” è stato reso celebre da Gilles Kepel, che, in un libro del 1991 (La rivincita di Dio, Rizzoli 1991), ha posto la questione del ritorno della religione come forza politica sulla scena internazionale. Un ritorno che, secondo Kepel, avrebbe il suo attore principale nell’Islam, ma che caratterizzerebbe anche altre grandi religioni monoteistiche, come il cristianesimo e l’ebraismo. Il fenomeno messo a fuoco da Kepel consiste in un mutamento dell’esperienza religiosa tradizionale, sotto forma di un ritorno ai fondamenti, autentici o presunti tali, della religiosità stessa e comporta la ripresa del fondamentalismo.

A distanza di pochi anni, Ulrich Beck (Il Dio personale, Laterza, 2009) sostiene che la forma contemporanea dell’esperienza religiosa assume una duplice configurazione: accanto all’emergere del fondamentalismo si afferma una sorta di sincretismo religioso. Nel titolo italiano del libro di Beck, il termine allude all’emergere di un’esperienza della religione come bricolage spirituale affidato all’esperienza personale del singolo, un’esperienza che le Chiese tradizionali faticano a intercettare e a canalizzare in forme istituzionali codificate e che risponde a un bisogno diffuso di spiritualità e di ricerca di senso. 

Il Centro Culturale Protestante e il Centro Teologico organizzano un convegno sul modo in cui si dice e si pensa Dio nelle società contemporanee.


Programma


1. Giovedì, (ore 9,30 – 12,30) - La rivincita di Dio?

È possibile sostenere che la secolarizzazione ha come esito non la fine del religioso, ma l’inizio di una esperienza del rapporto con Dio sempre più personale e meno istituzionalizzata? 

Relatori:  

  • Massimo Cacciari, Religione della secolarizzazione.
  • Paolo Gamberini, Approccio post-teista al concetto cristiano di Dio.  
  • Bruno Karsenti, Actualité de la critique religieuse. Pour une histoire européenne des monothéismes. 

2. Giovedì (ore 15 – 18) – Dio tra religione e laicità

È davvero possibile sostenere che siamo in presenza di una rinascita del fenomeno religioso in Occidente e, più in generale, nel mondo contemporaneo? Quali forme assume questa rinascita?

Relatori: 

  • Giovanni Filoramo, C'è un futuro per Dio? Riflessioni in margine alla nuova spiritualità.
  • Silvia Facchini, “Gli dei della città”: Secolarizzazione e umanizzazione.
  • Gabriella Caramore, "Dio”: una parola in questione.

3. Venerdì (ore 9,30 – 12,30) – Dire Dio: una sfida per i teologi?

In che modo la teologia cristiana è in grado di ripensare la nozione di Dio, in modo da rispondere alle modificazioni dell’esperienza religiosa sin qui descritte?

Relatori:

  • Letizia Tomassone, La Sapienza chiama. Il femminile divino.
  • Hans Martin Barth, Parliamo meno di "Dio", parliamo di Gesù Cristo.
  • Fulvio Ferrario, Dire Dio: l’inattualità provocatoria di Karl Barth.

4. Venerdì (ore 15 - 18) – Dio e l’istituzione

Le Chiese hanno al loro interno la capacità di modificare le loro forme istituzionali per intercettare le modificazioni dell’esperienza religiosa?

Relatori: 

  • Roberto Repole, La Chiesa come riflesso di Dio.
  • Paolo Naso, Dire Dio nell'età post-secolare.

I relatori


Massimo Cacciari

Filosofo. Università San Raffaele, Milano


Paolo Gamberini

Professore di teologia sistematica. Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli


Bruno Karsenti

Filosofo e sociologo. École des Hautes Études en Sciences Sociales, Parigi


Giovanni Filoramo

Professore emerito di Storia del Cristianesimo. Università di Torino


Cristiana Facchini

Professore di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università di Bologna 


Gabriella Caramore

Scrittrice e già conduttrice della rubrica radiofonica “Uomini e Profeti”. Roma


Letizia Tomassone

Pastora valdese. Professore di Studi femministi e di genere. Facoltà Valdese di Teologia


Hans Martin Barth

Professore emerito di Dogmatica e Filosofia della religione. Facoltà evangelica di teologia, Marburgo


Fulvio Ferrario

Ordinario di Dogmatica e scienze affini. Facoltà Valdese di Teologia dei Roma


Roberto Repole

Professore di Teologia sistematica. Torino


Paolo Naso

Professore di Scienza politica. Università La Sapienza, Roma


Luca Savarino

Professore di bioetica all'Università del Piemonte Orientale


Federico Avanzini

Direttore del Centro teologico di Torino e membro del Comitato scientifico del CCP


Federico Vercellone

Professore di Estetica all'Università di Torino e presidente del CCP


Paolo Ribet

Pastore della Chiesa valdese e membro del Comitato scientifico del CCP