Mattino Multikulti 2019-12

Mostra / Ausstellung:

Vittorio Corcos. L'Avventura dello Sguardo (Das Abenteuer des Blicks)


Dove e Quando?

Wo und wann?


Martedì, 17 dicembre 2019 ore 10

Dienstag, 17. Dezember 2019 - 10 Uhr

Museo Accorsi – Ometto

Via Po, 55

Torino


Biglietto intero: 8 €

Biglietto ridotto 6 €

Gratuito: bambini fino a 12 anni, possessori Abbonamento Musei e Torino + Piemonte card, diversamente abili + un accompagnatore, giornalisti

Vittorio Matteo Corcos Paolina Clelia Silvia Bondi, 1909 Olio su tavola, cm 54 x 46 - Collezione privata
Vittorio Matteo Corcos Paolina Clelia Silvia Bondi, 1909 Olio su tavola, cm 54 x 46 - Collezione privata

Altre informazioni | Weitere Informationen:

www.fondazioneaccorsi-ometto.it



Fermate Mezzi Pubblici / Haltestellen Öffentliche Verkehrsmittel: 

Sant'Ottavio (13, 15, 56, 61)


Vittorio Corcos. L'Avventura dello Sguardo


Vittorio Corcos. L’Avventura dello Sguardo è il titolo della mostra visitabile al Museo Accorsi-Ometto di Torino dal 3 ottobre 2019 al 16 febbraio 2020. Un omaggio, quello della Fondazione Accorsi Ometto a un altro grande nome della pittura ottocentesca: Vittorio Corcos, maestro indiscusso del ritratto femminile.

La mostra, curata da Carlo Sisi, attraverso una scelta mirata di opere, ripercorre sei ‘capitoli’ di un’avventura dello sguardo che Corcos traduce in quadri ora intimi ora consacrati ai mille dettagli del lusso così da restituirci, quasi percepibile e fragrante, l’aria del tempo. L’obiettivo di questa mostra è quello di permettere al visitatore di capire meglio questa pittura da guardarsi con alla mano pagine di poesia e di romanzo, quelle stesse che, sulla fine del secolo, descrivevano bellezze regali, giovinezze fiere di anticonformismo intellettuale, cuori chiusi come fiori insidiosi o disponibili a una gioia sensuale.

Un viaggio attraverso diverse sezioni in cui la mostra è divisa: Sguardi, dedicato alle intense espressioni delle donne della Belle Époque; In posa nell’atelier dove i protagonisti sono personalità del tempo come lo scrittore Jack La Bolina (Augusto Vittorio Vecchi), il macchiaiolo Francesco Gioli o la moglie del pittore Adolfo Belimbau; Aria di Parigi con lo splendido Le istitutrici ai Campi Elisi del 1892; Nel salotto della “gentile ignota” dove incontriamo il poeta Giosuè Carducci, il compositore e direttore d’orchestra Pietro Mascagni e il pittore Silvestro Lega; Luce mediterranea con La lettura sul mare del 1910 circa e Veduta di Pracchia del 1905 e per ultimo Eterno femminino con le opere iconiche di Corcos, tra cui Sogni del 1896 e i ritratti della cantante lirica Lina Cavalieri del 1903 o di Maria Josè S.A.R. principessa di Piemonte del 1931.


Vittorio Corcos in sintesi


Vittorio Corcos (1859-1933) nasce a Livorno da famiglia ebraica e si forma, da giovane, nelle Accademie di Firenze e in quella di Napoli, città da lui ambita per la presenza di Domenico Morelli convinto assertore del concetto di verità. Nel 1880 inizia l’esperienza parigina frequentando il vivace salotto di Giuseppe De Nittis, collettore degli ‘italiani di Parigi’, entrando nell’orbita del mercante Goupil, che sarà tramite di una precoce fortuna internazionale del pittore favorita dalla sua straordinaria abilità di ritrattista.

Nel 1886 rientra a Livorno e sposa Emma Rotigliano, la “gentile ignota” corrispondente di Giovanni Pascoli, per poi trasferirsi a Firenze dove riceverà il battesimo in San Giovanni il 9 dicembre 1887. Il salotto di casa Corcos diviene da allora meta affollatissima di letterati ed artisti, riflesso del milieu culturale aggiornato e poliglotta che si riflette nell’opera del pittore impegnato nella illustrazione di libri e di riviste, ma soprattutto nel ritrarre protagonisti della società di fine secolo – Carducci, Mascagni e Lega – donne eleganti e famose – Lina Cavalieri, Isadora Duncan, Maria Josè – signore aristocratiche ambientate nello sfarzo delle loro dimore.

Non mancano nella produzione di Corcos quadri di soggetto popolare che attestano la sua predisposizione ad aderire alle poetiche del naturalismo, ma la sua fama rimane legata a quelle figure femminili che furono dette “creature che hanno in sé qualche cosa del fantasma e del fiore” e che trovano la più coinvolgente rappresentazione nella giovane introversa ed inquieta che compare nel quadro intitolato Sogni.


Fonte testo e immagine: www.fondazioneaccorsi-ometto.it + www.guidatorino.com