Concerto al Teatro Regio – Konzert im Teatro Regio

Un appuntamento speciale nell'ambito dei festeggiamenti per i 500 Anni della Riforma che si rivolge anche a un pubblico laico.

Ein besonderer Abend im Rahmen der Feierlichkeiten für das 500. Reformationsjubiläum, das auch ein Publikum jenseits der evangelischen Gemeinden anspricht.


Dove e quando?

Wann und wo?


Lunedì, 6 febbraio 2017 ore 20:30

Montag, 6. Februar 2017, 20:30 Uhr

Teatro Regio

Piazza Castello

Torino

(TORINO-2012-002-SW) Teatro Regio
Teatro Regio (Torino) - Foto: Sabine Wolters


Con chi e per chi?


L'Orchestra Filarmonica del Teatro Regio suona per gli amanti della musica e/o chiunque abbia piacere di conoscere parte del sottofondo musicale della Riforma.


Mit wem und für wen?


Das Philharmonieorchester des Teatro Regio spielt für Musikliebhaber und/oder all diejenigen, die sich auf musikalischem Wege für die Reformation interessieren.



Programma - Programm


Johann Sebastian Bach

(1685-1750)

Ricercare a 6 voci

da Musikalisches Opfer (Offerta musicale)

BWV 1079 Orchestrazione di Anton Webern



Franz Joseph Haydn

(1732-1809)

Sinfonia n. 93 in re maggiore



Felix Mendelssohn-Bartholdy

(1809-1847)

Sinfonia n. 5 in re minore op. 107 (Riforma)



Direttore

Dirigent


Yutaka Sado


Con il Patrocinio della Città di Torino

Schirmherrschaft der Stadt Turin



Qualche parola sulla scelta del programma


Il Concerto Sinfonico del 6 febbraio 2017 al Teatro Regio, inserito nella rassegna ufficiale dell'Orchestra del Teatro Regio ha lo scopo di dimostrare l'influenza della Riforma sulla Storia in generale e in particolare sulla storia della musica. Considerando che gli effetti della Riforma non riguardavano soltanto la Chiesa, ma anche la società laica, con questo concerto vorremmo rivolgerci alla popolazione torinese anche al di fuori dalle comunità protestanti, presentando composizioni importanti collegati alla Riforma. 

Il compositore Johann Sebastian Bach non sarebbe stato pensabile senza la sua fede protestante. Naturalmente, tutti lo collegano alle sue innumerevoli cantate e motetti. Ma anche un'opera interamente strumentale, quasi astratta, come »Musikalisches Opfer«, che può di buon diritto essere considerato il vertice dell'arte del contrappunto, veniva siglata da Bach come tutte le sue opere con l'S.D.G.: »Solo Deo Gloria«Anton Webern si entusiasmò per quest'opera presumibilmente pensata per il clavicembalo e l'elaborò nel 1935 in una versione per orchestra, regalandoci una splendida veste nuova per il XX secolo. 

Nel '800, la musica di Bach era quasi passata nel dimenticatoio, fin quando Mendelssohn, figlio di genitori ebraici convertito al Cristianesimo Riformato, non riscoprisse la musica di Bach, riproponendo l'Oratorio del Natale dopo lunghi anni senza rappresentazione, dando il via alla riscoperta di Johann Sebastian Bach in grande stile nell'800. Compose la Sinfonia della Riforma nel 1830 di sua iniziativa in occasione dei 300 anni della Confessio Augustana. C'inserì in un'elaborazione oltre all'»Amen di Dresda«, il motivo inneggiante in crescendo, conosciuto anche dal Parsifal di Wagner, soprattutto il corale »È forte rocca il Signor«, testo e melodia di Lutero, che continua ancora oggi a essere il corale più importante della Festa della Riforma.

Ulrike Merkel 


Ein paar Worte zur Programmauswahl


Das Sinfoniekonzert am 6. Februar 2017 am Teatro Regio, innerhalb der offiziellen Konzertreihe des Orchesters des Teatro Regio soll den Einfluss der Reformation auf die Geschichte im Allgemeinen und speziell auf die Musikgeschichte zeigen. Da die Folgen der Reformation nicht nur für die Kirche, sondern auch für die Zivilgesellschaft von Bedeutung war, wollen wir uns mit diesem Konzert an die Bevölkerung Turins auch außerhalb der evangelischen Gemeinden wenden, indem wir wichtige Kompositionen im Zusammenhang mit der Reformation vorstellen. 

Der Komponist Johann Sebastian Bach wäre ohne seinen protestantischen Glauben undenkbar gewesen. Natürlich denkt da jeder an seine unzähligen Kantaten und Motetten. Aber auch ein rein instrumentales, fast abstraktes Werk, wie das Musikalische Opfer, das als der Gipfel der Kunst des Kontrapunktes gelten kann, wurde von Bach wie jedes seiner Werke mit S.D.G. unterschrieben Solo Deo Gloria. Anton Webern begeisterte sich für dieses wohl nur für Cembalo gedachte Werk und bearbeitete es 1935 für Orchester, so dass es heute in einem wunderbaren neuen Gewand im 20. Jahrhundert präsent wurde. 

Im 19. Jahrhundert war Bachs Musik jedoch weitgehend in den Hintergrund getreten, bis der zum christlichen, reformierten Glauben konvertierte Mendelssohn (Sohn jüdischer Eltern) Bachs Musik entdeckte. Er führte zum ersten Mal nach langer Zeit das Weihnachtsoratorium wieder auf und läutete damit die Wiederentdeckung Johann Sebastian Bachs im 19. Jahrhundert ein. Die Reformationssinfonie komponierte er 1830 von sich aus zum 300. Jubiläum der Confessio Augustana (Augsburger Bekenntnis). Darin verwendet und bearbeitet er außer dem Dresdner Amen, das hymnisch aufsteigende Motiv, bekannt auch aus Wagners Parsifal, vor allem den Choral Ein feste Burg ist unser Gott, dessen Melodie und Text von Luther stammen und der bis heute der wichtigste Choral zum Reformationsfest geblieben ist. 

Ulrike Merkel