Mattino Multikulti a gennaio 2016 - Januar 2016

Appuntamento di gennaio 2016 per il Mattino Multikulti: Mostra CHRISTIAN BOLTANSKI. DOPO alla Fondazione Merz.

Januartermin 2016 für den Mattino Multikulti: Ausstellung CHRISTIAN BOLTANSKI. DOPO (Danach) bei der Fondazione Merz.

Christian Boltanski è un artista contemporaneo che nella mostra DOPO pone l’accento sulle tematiche morte – spirito – cimitero, senza voler limitare le interpretazioni dei visitatori a questi aspetti.

Der zeitgenössische Künstler Christian Boltanski setzt bei der Ausstellung DOPO vor allem Akzente bei den Themen Tod – Geist – Friedhof, doch bleibt den Besuchern jede weitere Interpretationsmöglichkeit offen.


Dove e quando?


Giovedì, 14 gennaio 2016, ore 11

 

Fondazione Merz

Via Limone 24

 

Torino


Wo und Wann?


Donnerstag, 14. Januar 2016, 11 Uhr

Fondazione Merz

Via Limone 24

Torino



Con e per chi?


Chiunque tra membri, amiche e amici della Comunità Evangelica Luterana di Torino avesse tempo e piacere di scoprire insieme una delle tante proposte culturali di Torino in mattinata.


Mit wem und für wen?


Alle kulturell Interessierten in der Evangelisch-Lutherischen Gemeinde Turin, die gemeinsam mit anderen vormittags Zeit und Lust haben, eines der zahlreichen Kulturangebote der Stadt zu entdecken.



Lingua


La visita alla mostra è potenzialmente bilingue.


Sprache


Der Besuch der Ausstellung ist potentiell zweisprachig.



Altro


Christian Boltanski (Parigi, 1944), tra i più grandi interpreti dell’arte contemporanea espone per la prima volta a Torino con un progetto creato appositamente per i locali della Fondazione Merz, a cura di Claudia Gioia.

 

DOPO si sviluppa nell’intero spazio della Fondazione ed è concepita come un’istallazione totale, un unico racconto corale capace di parlare alla memoria collettiva ed individuale, inanellare passato e presente, sollecitare promesse disattese, ricongiungere la Storia alla vita di ciascuno.

La storia e il tempo di svolgimento della vita umana costituiscono la materia del lavoro di Boltanski, la vulnerabilità è la sua forza e la riflessione sull’assenza è il suo modo per dire la passione per il reale. Per questo Boltanski costruisce archivi, muove ombre nello spazio, riporta alla superficie ricordi dimenticati attraverso volti e occhi di sconosciuti che affiorano da fotografie recuperate, fa risuonare il battito del cuore all’unisono con i ritmi della storia, costruisce scenari di abiti per non disperdere i racconti dei singoli, indaga il caso, sfida con ironia la caducità delle cose e propone l’arte della durata.

 

Fonte: http://fondazionemerz.org/mostre-esposizioni/christian-boltanski-dopo/

 

Chi volesse già farsi un’idea della mostra, potrebbe vedersi il video inserito sul sito della Fondazione Merz (http://fondazionemerz.org/):

 

https://www.youtube.com/watch?v=0j7rXJ9OrdM


Sonstiges


Christian Boltanski (Paris, 1944), zählt zu den bedeutendsten Künstlern der Gegenwart und stellt erstmalig in Turin aus. DOPO wurde vom Künstler auf die Räumlichkeiten der Fondazione Merz zugeschnitten, Kuratorin ist Claudia Gioia.

 

DOPO entwickelt sich über die gesamte Ausstellungsfläche der Merz-Stiftung und ist als Gesamtinstallation, als einzige Choralerzählung angelegt, der es gelingt, sowohl die kollektive als auch die individuelle Erinnerung anzusprechen und dabei Vergangenheit und Gegenwart miteinander zu verflechten, unerwartete Versprechungen hervorzurufen, erneut die Geschichte an das Leben des Einzelnen zu knüpfen.

Boltanski setzt Geschichte und den Ablauf des menschlichen Lebens als Stoff für sein Werk ein. Seine Stärke ist die Verletzlichkeit, das Nachdenken über die Abwesenheit seine Art, die Leidenschaft für das Wirkliche zum Ausdruck zu bringen. Aus diesem Grund baut Boltanski Archive, bewegt Schatten im Raum, bringt vergessene Erinnerungen ans Licht durch Gesichter und Augen Unbekannter, die in wiedergefundenen Fotografien auftauchen, lässt den Herzschlag im Einklang mit den Rhythmen der Geschichte erklingen, erstellt Kleiderszenarios, um nicht die Erzählung der Einzelnen zu zerstreuen, erforscht den (Zu)fall, fordert ironisch die Gefallenheit der Dinge heraus und präsentiert die Kunst der Dauer.

 

Quelle: http://fondazionemerz.org/mostre-esposizioni/christian-boltanski-dopo/    – Übersetzung: Sabine Wolters

 

Wer sich schon auf die Ausstellung einstimmen möchte, kann sich das auf der Internetseite der Fondazione Merz eingestellte Video anschauen (http://fondazionemerz.org/) Es ist in Englischer Sprache mit italienischen Untertiteln:

 

https://www.youtube.com/watch?v=0j7rXJ9OrdM