SPUC - Gebetswoche 2015


Motto: »Dammi da bere!« (Brasile)

Motto: „Gib mir zu trinken!“ (Brasilien)


Nel 2015, vari membri della Comunità di Torino hanno testimoniato momenti diversi della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani. Infatti, oltre al consueto appuntamento francescano-luterano al Convento Sant'Antonio da Padova, la Settimana si è presentata anche in altri luoghi e con accenti diversi.

Während der Gebetswoche 2015 haben verschiedene Mitglieder unserer Gemeinde unterschiedliche Veranstaltungen im Rahmen der Gebetswoche für die Einheit der Christen besucht. Hier berichten sie von ihren Eindrücken vom franziskanisch-lutherischen Gebet im Convento Sant'Antonio da Padova, aber auch von anderen Terminen, bei denen unterschiedliche Akzente gesetzt wurden.


Domenica, 18 gennaio 2015

La preghiera ecumenica serale dell'apertura della S.P.U.C. al Duomo di Torino


Sonntag, 18. Januar 2015

Ökumenisches Abendgebet zur Eröffnung der Gebetswoche für die Einheit der Christen im Turiner Dom



Domenica si è aperta la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. In un Duomo gremito di gente hanno presenziato all’evento l’Arcivescovo di Torino, monsignor Nosiglia e il Decano della Chiesa Luterana in Italia Heiner Bludau. La celebrazione è stata emozionante, soprattutto nel vedere accanto all’Arcivescovo il nostro Decano, il nostro Pastore; l’emozione è scaturita anche dal luogo, il Duomo di Torino. È stata la prima volta che nella nostra Città vi è stato un incontro cosi importante tra cattolici e luterani,… come dicevo, in un luogo, il Duomo, che ha un significato particolare. È stato toccante nel vedere cattolici e protestanti tutti insieme a recitare la preghiera più bella…il Padre Nostro. 

 


(TORINO-2016-001-SW) Vista notturna Duomo di Torino - Nachtansicht Turiner Dom
Duomo di sera – Dom beim Abendgebet – Foto: Sabine Wolters

Testo originale in italiano:

Italienischer Originaltext

Ezio Alessandro Susella della Rocca


Traduzione - Übersetzung:

Sabine Wolters


tratto dall'edizione

marzo-aprile 2015 del notiziario NOI-WIR. 


Am Sonntag wurde die diesjährige Gebetswoche für die Einheit der Christen eröffnet. Im bis auf den letzten Platz besetzten Dom zu Turin waren der Erzbischof von Turin, Monsignor Nosiglia und der Dekan der Evangelisch-Lutherischen Kirche in Italien, Heiner Bludau zugegen. Die Feier war bewegend, vor allem der Anblick des Erzbischofs, der einträchtig neben unserem Dekan, unserem Pastor saß, aber natürlich auch der Ort des Geschehens, der bedeutende Dom von Turin. Zum allerersten Mal fand in unserer Stadt eine Begegnung zwischen Katholiken und Lutheranern auf so hoher Ebene statt,… noch dazu vor einer Kulisse wie dem Turiner Dom mit seiner ganz besonderen Symbolkraft. Ich war von Herzen gerührt, als ich sah, wie Katholiken und Protestanten alle gemeinsam das schönste Gebet überhaupt miteinander sprachen… das Vaterunser.



Martedì, 20 gennaio 2015


Testimoni della forza di Dio, un evento con preghiera al SERMIG riguardo ai martiri cristiani e al senso del martirio.

Dienstag, 20. Januar 2015


Zeugen der Kraft Gottes - eine Veranstaltung mit Gebet beim SERMIG über das Thema Christliche Märtyrer und Sinn des Martyriums



«La serata era umida e fredda. La casa ben riscaldata. Erano le venti e trenta (20,30). L’incontro al Sermig iniziava alle nove. 

 

Preferivo starmene al caldo davanti alla TV. Uno in più o uno in meno non avrebbe certo risolto il problema dei martiri, pensavo tra me. Quando ero piccolo l’idea che mi ero fatto dei martiri era quella dei cristiani perseguitati da Nerone e dati in pasto ai leoni nei giochi che si svolgevano nel Colosseo di Roma, di coloro che per sentire la parola del Cristo attraverso gli apostoli erano costretti a riunirsi di nascosto nelle Catacombe. Come è possibile che dopo duemila anni di storia i Cristiani siano ancora perseguitati per la loro fede? Così ho deciso di andare all’incontro del Sermig vincendo la pigrizia ed il freddo. 

Sarà stata la grande chiesa riscaldata, e la musica che faceva da sfondo; le immagini filmate di un Cristo tormentato dalla storia e dalla violenza usata in suo nome; come l’intervista ai Monaci Francesi uccisi in Algeria sulla quale storia è stato fatto un film; ma soprattutto le testimonianze delle persone che nella loro lingua hanno espresso la speranza in un futuro migliore di Giustizia e Libertà ed ecco che la preghiera come suono astratto diventava una realtà che attraverso la mente giungeva al cuore e riscaldava l’aria di quel tepore toccante di cui mi sono scaldato quella sera al Sermig. Uno in più? Uno in meno? Ero io ad aver bisogno di Loro e non loro di me.»


Es war ein kaltfeuchter Abend. Zu Hause war gut eingeheizt. Es war 20:30 Uhr. Um neun Uhr sollte es beim SERMIG losgehen. Eigentlich wollte ich zu Hause bleiben und fernsehen. Einer mehr oder weniger, was macht das schon für einen Unterschied, dachte ich mir. In meiner kindlichen Vorstellung waren die Märtyrer die von Nero verfolgten Christen, die im Kolosseum den Löwen zum Fraß vorgeworfen wurden, diejenigen, die sich heimlich in den Katakomben treffen mussten, um Gottes Wort zu hören. Wie kann es sein, dass nach gut zweitausend Jahren Geschichte Christen immer noch für ihren Glauben verfolgt werden? Das war ein guter Grund, um doch noch zum Sermig zu gehen. Keine Ahnung, ob es die große warme Kirche war, oder die Musik; die Bilder vom Christus, der unter der in seinem Namen verübten Gewalt in der Geschichte leidet; das Interview mit den französischen Mönchen, die in Algerien umgebracht wurden; vor allem aber wohl die mehrsprachigen Zeugnisse der Hoffnung auf eine bessere Zukunft im Zeichen der Gerechtigkeit und Freiheit… jedenfalls wandelten sich da die abstrakten Worte des Gebets auf dem Weg vom Geist zum Herzen in eine herzerwärmende Wirklichkeit. Einer mehr, einer weniger? Ich merkte, dass ich sie brauchte—nicht umgekehrt.


Testo originale in italiano - Italienischer Originaltext: Sergio Buggiani

Traduzione - Übersetzung: Sabine Wolters

tratto dall'edizione marzo-aprile 2015 del notiziario NOI-WIR

Auszug aus der Gemeindebriefausgabe NOI-WIR März-April 2015


Mercoledì, 21 gennaio 2015


Incontro ecumenico di preghiera con il tema »Sentieri che si incontrano alla fonte« presso il Santuario Sant'Antonio da Padova


mittwoch, 21. Januar 2015


Ökumenischer Gottesdienst unter dem Motto Wege, die sich an der Quelle treffen“ in der Kirche des „Santuario Sant’Antonio da Padova“



(SPUC-2015-001-AHB) I contadini di Solentiname dipingono il Vangelo - Die Bauern von Solentiname malen das Evangelium. Burckhardthausverlag
I contadini di Solentiname dipingono il Vangelo - Die Bauern von Solentiname malen das Evangelium. Burckhardthausverlag

Dopo le due riflessioni che riguardavano la via di Abramo e quella di Gesù e la Sameritana e l’osservazione di un dipinto al riguardo dall’America latina, ci siamo divisi in quattro gruppi per poterci confrontare in una cerchia più contenuta. Parlando insieme ci siamo resi conto che, così come le differenti vie conducono alla stessa fonte, anche per noi, che proveniamo da differenti Chiese, alla fine la fonte è unica. Questa fonte ci unisce e ci permette di incontrarci e confrontarci. Ogni gruppo ha espresso le proprie riflessioni in brevi preghiere, che, una volta riuniti, sono state condivise al momento delle intercessioni. Sicuramente questo modo di pregare è stato per tutti più impegnativo, ma comunque una bella esperienza. 

Nach zwei kurzen Predigten über den Weg des Abraham und über den Weg Jesu und der samaritanischen Frau zum Brunnen, sowie der Betrachtung eines Gemäldes aus Lateinamerika dazu, haben wir uns in vier Gruppen aufgeteilt, um in kleinerem Kreis unsere Gedanken bezüglich des Mottos auszutauschen.  Im gemeinsamen Gespräch wurde uns bewusst, dass genau so wie die verschiedenen Wege letztendlich zur Quelle führen, auch für uns, die wir aus verschiedenen Kirchen kommen, die Quelle am Ende einzig ist. Die Quelle eint uns und gibt uns die Möglichkeit zur Begegnung und zum Austausch. Jede Gruppe versuchte, ihre Gedanken in kurzen Gebeten wiederzugeben, die, als wir alle wieder vereint waren, bei den Fürbitten verlesen wurden. Sicherlich wurden wir alle bei diesem Gebet mehr „gefordert“ als sonst, aber mir hat die aktive Komponente gut gefallen.

Testo e traduzione - Text und Übersetzung: Silke Ebert

tratto dall'edizione marzo-aprile 2015 del notiziario NOI-WIR. 

Auszug aus der Gemeindebriefausgabe NOI-WIR März-April 2015


Domenica, 25 gennaio 2015


Conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani alla Basilica di San Paolo fuori le mura a roma, presieduta da Papa Francesco


Sonntag, 25. Januar 2015


Abschlussgottesdienst der Gebetswoche mit Papst Franziskus in Rom in der Basilika Sankt Paul vor den Mauern



Per questo vespro il Papa aveva invitato i rappresentanti delle varie chiese cristiane, sia ortodossi, sia protestanti. Ci è sembrato un buon segno che abbiam voluto accogliere. ci siamo quindi messi in viaggio per Roma e ora ne siamo molto contenti. Perché ovviamente il Papa cerca sul serio di avvicinarsi all'unità dei cristiani. Rendeva visibile il suo apprezzamento dei partecipanti non cattolici, dando a tutti noi dei posti alla sua destra e venendo a salutarci personalmente.

 


Der Papst hatte zu diesem Abendgebet besonders auch Vertreter der anderen Konfessionen eingeladen, der orthodoxen und evangelischen Kirchen. Das fanden wir ein gutes Zeichen und wollten es positiv beantworten: Wir machten uns also auf den Weg nach Rom, und das war gut so. Denn offensichtlich meint es der Papst ernst damit, die Einheit der Christen stärken zu wollen. Er machte seine Wertschätzung sichtbar, indem die Gottesdienstteilnehmer aus den nicht-katholischen Kirchen auf Plätze rechts neben ihn gebeten wurden und indem er spontan kam, um sie persönlich zu verabschieden. 


(SPUC-2015-002-chiesaluterana) Heiner e Annette Bludau con Papa Francesco - Heiner und Annette Bludau mit Papst Franziskus
Foto: http://www.chiesaluterana.it

Nella sua predica spiegava il suo gesto, sottolineando: 

«Tante controversie tra cristiani, ereditate dal passato, si possono superare mettendo da parte ogni atteggiamento polemico o apologetico e cercando insieme di cogliere in profondità ciò che ci unisce, e cioè la chiamata a partecipare al mistero di amore del Padre rivelato a noi dal Figlio per mezzo dello Spirito Santo.»

Seine Predigt erklärte und unterstrich es: 

„So viele Streitthemen, die wir aus der Vergangenheit übernommen haben, kann man überwinden, wenn man jedes polemische und Lehrsätze verfechtende Verhalten bei Seite lässt und gemeinsam versucht, zutiefst wahrzunehmen, was uns eint: das ist der Ruf, teilzuhaben am Geheimnis der Liebe Gottes, des Vaters, sichtbar gemacht für uns vom Sohn, durch den heiligen Geist.“


Testo - TextAnnette Hagels-Bludau