29.09.2024 Testo della Predica - Predigttext


Dove e quando?


Domenica 29 settembre 2024

ore 11:00


 

Chiesa San Francesco d'Assisi

Via San Francesco d'Assisi 11

Torino


Festa di San Michele

Predica sull’inno “Signore Dio, noi tutti ti lodiamo”

Graphik Grafica: Pfeffer
Graphik Grafica: Pfeffer

Wo und Wann?


Sonntag, 29. September 2024

11:00 Uhr

 

Kirche San Francesco d'Assisi

Via San Francesco d'Assisi 11

Turin


Michaelistag

Liedpredigt über „Herr Gott, dich loben alle wir“



Predica


Cara comunità, care sorelle e cari fratelli!

Credete nell'esistenza degli angeli? Io sto osservando due fenomeni: da un lato, gli angeli sono di tendenza, almeno in Germania. Ai battesimi dei bambini in Germania, ho visto più volte che i genitori hanno scelto per i loro figli versetti biblici che parlano di angeli che proteggono le persone. Ho notato che, quando si tratta di proteggere i propri figli, molti genitori hanno un approccio molto semplice e senza complicazioni all'esistenza degli angeli.

 

D'altra parte presumo che per molte persone sia difficile credere nell'esistenza degli angeli, soprattutto al giorno d'oggi. Molte persone sono talmente influenzate dal loro intelletto che vogliono accettare solo ciò che vedono con i loro occhi. Sono quindi estremamente critiche nei confronti dell'esistenza di cose o esseri invisibili. 

Inoltre, alcune persone hanno un'immagine di Dio che lo colloca molto lontano dalle cose vive e concrete di questo mondo; hanno l'immagine di un Dio lontano, astratto, che esiste solo per sé stesso e al quale l'esistenza degli esseri viventi che lo circondano non si adatta. Questo Dio è più un'idea piuttosto che il Dio vivente del cristianesimo che crea il nostro mondo, gli é vicino e con Gesù Cristo è diventato egli stesso parte di questo mondo. (Ecco perché questa immagine di Dio è molto lontana da quella cristiana).

 

Tornando alla mia domando iniziale vi chiedo: una di queste due osservazioni vi riguardano? Credete nell'esistenza degli angeli o lo trovate difficile?

 

Se oggi parliamo di angeli in questo culto e in questa predica, lo facciamo su una base biblica. Mettiamo in secondo piano ciò che la nostra mente ci dice e ciò che sogniamo e desideriamo (per noi stessi e per i nostri figli, ad esempio) e concentriamoci invece su ciò che la Bibbia ci dice sull'esistenza degli angeli. Dal punto di vista della Bibbia, la questione è chiara e inequivocabile: gli angeli esistono. Sono creature di Dio di cui Dio si circonda, create da Dio per servirlo e compiere la sua volontà in cielo e in terra.

 

Per i Riformatori, come Lutero e Melantone, la testimonianza biblica sugli angeli era senza dubbio una parte della loro fede. Filippo Melantone compose un lungo inno sugli angeli in latino, che il luterano Paul Eber tradusse liberamente in tedesco qualche anno dopo. Questo inno, intitolato “Signore Dio, noi tutti ti lodiamo”, esprime l'immagine biblica degli angeli con parole belle e vivide. Cantiamo i primi tre versi di questo inno.

1) Signore Dio, noi tutti ti lodiamo e ti rendiamo grazie

per le tue bellissime creature, gli angeli che si librano intorno a te nel tuo trono.

2) Essi risplendono di luce brillante e ti vedono chiaramente,

sentono sempre la tua voce e sono pieni di saggezza divina.

3) Non riposano e non dormono, con zelo si preoccupano 

di essere intorno a te, Signore Cristo, e al tuo povero piccolo gregge.

Abbiamo appena cantato che gli angeli sono riuniti intorno al trono di Dio e da lì ascoltano la voce di Dio e sono quindi pieni di sapienza divina. Abbiamo già visto il compito specifico degli angeli come servitori di Dio: sono servitori di Gesù Cristo e devono circondare e proteggere il “povero gregge” di Gesù. Il “povero gregge” si riferisce a noi, noi cristiani di questo mondo, la Chiesa del Signore Gesù Cristo. Abbiamo bisogno della protezione degli angeli sulla terra perché, secondo l'insegnamento biblico, siamo minacciati da un angelo che si è allontanato da Dio, che la Bibbia chiama “Satana”. Nei versetti 4-6 si parla di ciò che Satana sta facendo contro noi cristiani e contro l'intera creazione di Dio in generale:

4) Il vecchio drago e il nemico malvagio arde di invidia e di odio;

come ha portato il mondo nei guai, così vorrebbe condurlo alla morte.

5) Egli mira chiaramente alla divisione del tuo gregge.

È sempre pronto a distruggere la chiesa, la parola, la legge ed ogni onore.

6) Perciò non ha riposo né tranquillità, ruggisce sempre come un leone;

tende trappole, usa molti stratagemmi, per distruggere ciò che è cristiano.

Il “vecchio drago e malvagio nemico”, come viene chiamato Satana nel nostro inno, non ha altro in mente che distruggere la creazione di Dio e, in particolare, allontanare da Dio coloro che sono fedeli a Dio. Satana vuole distruggere le opere di Dio. Vi chiedo: Esiste davvero un tale potere distruttivo nel nostro mondo? Un potere distruttivo che non si vede e che agisce su di noi dall'esterno? 

 

Noi uomini e donne moderni vorremmo spiegare tutto ciò che accade nei nostri cuori e che poi si manifesta attraverso le nostre azioni, sia nel bene che nel male, in modo psicologico, razionale, quindi tutto ciò che accade in questo mondo possa, anzi debba essere spiegato con la ratio. Ma possiamo davvero spiegare tutto in modo razionale, tutti gli impulsi maligni nei nostri cuori, o la seduzione di massa del popolo tedesco nel secolo scorso, o l'incomprensibile crudeltà con cui le persone si distruggono a vicenda nell'odio reciproco? Oppure una potenza malvagia agisce sulle nostre vite senza farsi vedere, proprio come il tempo buono o cattivo può influenzarci, o come l'atmosfera buona o cattiva di una stanza in cui entriamo può avere effetto su di noi? 

 

Gesù insegna ai suoi discepoli a pregare: “E liberaci dal male”, e con questo Gesù intende anche il male come potere invisibile esterno rispetto a noi che può impossessarsi di noi umani e condurci su strade completamente lontane da Dio e a lui ostili. Come cristiani, però, lo sappiamo: Non dobbiamo più soccombere a questo potere del male perché ne siamo fondamentalmente liberati grazie a Cristo, il male che abbiamo fatto è perdonato grazie a Cristo e Cristo abita in noi attraverso il suo Spirito Santo. Cristo non ci abbandona più al “vecchio drago e al nemico malvagio”, ma ci protegge da lui, anche attraverso la schiera dei suoi angeli. Cantiamo di questa protezione angelica nei versetti 7-10:

7) Però la schiera degli angeli che segue Cristo in ogni istante,

veglia e protegge la tua Cristianità, e respinge l'astuzia del diavolo.

8) Lo vediamo in Daniele, quando sedeva in mezzo ai leoni;

e anche al pio Lot l'angelo lo aiutò ad uscire da ogni pericolo;

9) così come il calore feroce del fuoco risparmia e non fa alcun male

agli uomini nella fiamma ardente, poiché l'angelo venne in loro aiuto.

10) Così Dio protegge ancora oggi dal male e da molte piaghe

attraverso i cari angioletti che sono i nostri guardiani.

Il nostro inno trae due conclusioni dal fatto che Dio ci ha dato i suoi “cari angioletti” “come guardiani”. In primo luogo, dobbiamo lodare Dio per il dono dei suoi angeli e unirci al loro canto di lode qui sulla terra che gli angeli offrono a Dio in cielo: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli!”. In secondo luogo, dovremmo avvalerci della protezione degli angeli nella nostra vita di cristiani praticanti e chiedere a Dio la loro protezione, soprattutto nelle situazioni di tentazione, in cui sentiamo di essere sfidati a rimanere con Dio e nella sua volontà, nell'obbedienza, nell'amore, nella fiducia in Dio; e dovremmo anche pregare per il “piccolo gregge”, la Chiesa, affinché rimanga fedele a Dio in tutte le sfide e non si lasci confondere. La benedizione mattutina di Martin Lutero formula proprio questa richiesta di protezione angelica: 

“Ti prego di proteggermi anche in questo giorno dal peccato e da ogni male, sì che ti possano piacere tutte le mie opere e la mia vita; poiché io rimetto il mio corpo e l’anima e ogni cosa nelle tue mani. Il tuo santo angelo sia con me, affinché il maligno non abbia alcun potere su di me.”.

 

Cantiamo gli ultimi versi del nostro inno, i versi 11-13, pensando a questo - ringraziando Dio per i suoi angeli e chiedendo protezione attraverso i suoi angeli. Cantiamoli come la nostra preghiera personale con cui io e te ci presentiamo davanti a Dio.

11) Perciò ti lodiamo volentieri e ti ringraziamo, Dio, per sempre,

così come i cari angeli ti lodano oggi e per sempre,

12) e ti preghiamo di lasciare sempre che gli angeli siano pronti

a proteggere il tuo piccolo gregge, che segue la tua parola.

13) Sia lode e onore a Dio nel trono più alto, e anche a Cristo suo Figlio,

e anche al Consolatore nelle difficoltà, il Dio uno e trino.

"E la pace di Dio, che supera di gran lunga ogni comprensione umana, mantenga la vostra mente e la vostra volontà nella bontà, sicuri nella comunione di Gesù Cristo". (Filippesi 4:7)

Pastore Tobias Brendel

Grafica - Graphik: Mester
Grafica - Graphik: Mester

Predigt


Liebe Gemeinde, liebe Schwestern und Brüder!

Glaubt Ihr an die Existenz von Engeln? Ich mache zwei Beobachtungen: Auf der einen Seite haben Engel Hochkonjunktur, zumindest in Deutschland. Bei Taufen von Babys habe ich es in Deutschland immer wieder erlebt, dass Eltern für ihre Kinder Taufsprüche ausgesucht haben, die von Engeln handeln, die Menschen schützen. Wo es um den Schutz ihres Kindes geht, haben viele Eltern, so meine Beobachtung, einen ganz leichten, unkomplizierten Zugang zu der Existenz von Engeln. 

Auf der anderen Seite vermute ich, dass es vielen Menschen gerade in unserer heutigen Zeit schwerfällt, an die Existenz von Engeln zu glauben. Viele Menschen sind so sehr von ihrem Verstand geprägt sind, dass sie nur gelten lassen möchten, was sie mit ihren Augen sehen. Gegenüber der Existenz von unsichtbaren Dingen oder Wesen sind sie darum überaus kritisch. Zudem haben manche Menschen ein Bild von Gott, das Gott in weite Ferne von den konkreten, lebendigen Dingen dieser Welt rückt, sie haben das Bild eines fernen, abstrakten Gottes, der allein für sich existiert und zu dem die Existenz von lebendigen Wesen, die ihn umgeben, nicht passen will. Gott ist hier mehr eine Idee als der lebendige Gott des Christentums, der Freude daran hat, die Welt zu erschaffen und ihr nahe zu sein und der in Jesus Christus selbst ein Teil dieser Welt geworden ist. Darum ist dieses Gottesbild von dem christlichen meilenweit entfernt. 

Ich komme auf meine Eingangsfrage zurück: Trifft eine dieser beiden Beobachtungen auf Euch zu? Glaubt Ihr an die Existenz von Engeln oder tut Ihr Euch damit schwer?

 

Wenn wir heute in diesem Gottesdienst und in dieser Predigt von Engeln reden, dann tun wir es auf biblischer Grundlage. Wir setzen das, was unser Verstand sagt, und das, was wir uns in unseren Wünschen erträumen (etwa für uns selbst und unsere Kinder), an die zweite Stelle und hören stattdessen konzentriert auf das, was uns die Bibel über die Existenz von Engeln sagt. Aus Sicht der Bibel ist die Sache eindeutig: Engel existieren. Sie sind Geschöpfe Gottes, mit denen sich Gott umgibt, von Gott dazu erschaffen, ihm zu dienen und seinen Willen im Himmel und auf der Erde auszuführen.

 

Für die Reformatoren wie etwa für Luther und Melanchthon war das biblische Zeugnis über die Engel selbstverständlicher Bestandteil ihres Glaubens. Philipp Melanchthon hat auf Latein ein langes Lied über die Engel gedichtet, der Lutheraner Paul Eber hat es wenige Jahre später in eigenen, freien Worten ins Deutsche übertragen. Dieses Lied mit dem Titel „Herr Gott, dich loben alle wir“ bringt in schönen und anschaulichen Worten das biblische Bild über die Engel zum Ausdruck. Singen wir die ersten drei Strophen dieses Liedes.

1) Herr Gott, dich loben alle wir und sollen billig danken dir

für dein’ Geschöpf’ der Engel schön, die um dich schweben in deim Thron.

2) Sie glänzen hell und leuchten klar und sehen dich ganz offenbar,

dein Stimm sie hören allezeit und sind voll göttlicher Weisheit.

3) Sie ruhen auch und schlafen nicht, ihr Fleiß ist ganz darauf gericht’,

dass sie, Herr Christus, um dich sein und um dein armes Häufelein.

Soeben haben wir gesungen, dass die Engel um Gottes Thron versammelt sind und von dorther Gottes Stimme hören und auf diese Weise von göttlicher Weisheit erfüllt sind. Und wir sind bereits auf die konkrete Aufgabe der Engel als Diener Gottes gestoßen, nämlich dass sie Diener Jesu Christi sind und Jesu „armes Häufelein“ umgeben und beschützen sollen. Mit dem „armen Häufelein“ sind wir gemeint, wir Christen in dieser Welt, die Kirche des Herrn Jesus Christus. Wir haben auf Erden den Schutz durch die Engel nötig, weil wir nach biblischer Lehre von einem von Gott abgefallenen Engel, den die Bibel „Satan“ nennt, bedroht werden. Was der Satan gegen uns Christen und überhaupt gegen die ganze Schöpfung Gottes im Schilde führt, davon singen wir in den Strophen 4-6:

4) Der alte Drach und böse Feind vor Neid und Hass im Zorn entbrennt;

wie er die Welt gebracht in Not, möcht er sie führen in den Tod.

5) Sein Sinnen ist gerichtet klar, wie von ihm wird zertrennt dein Schar.

Kirch, Wort, Gesetz, all Ehrbarkeit zu tilgen ist er stets bereit.

6) Darum hat er nicht Rast noch Ruh, brüllt wie ein Löwe immerzu;

legt Fallen aus, braucht manche List, dass er verderb, was christlich ist.

„Der alte Drach und böse Feind“, wie der Satan in unserem Lied genannt wird, hat nichts anderes im Sinn, als die Schöpfung Gottes zu zerstören und insbesondere diejenigen von Gott abzubringen, die Gott treu sind. Der Satan ist auf das Zerstören der Werke Gottes aus. Aber ich frage Euch: Gibt es wirklich eine solche zerstörerische Macht in unserer Welt? Eine zerstörerische Macht, die man nicht sehen kann und die von außen auf uns einwirkt? 

 

Wir modernen Menschen möchten gerne alles, was in unserem Herzen vorgeht und später durch unsere Taten nach außen dringt, das Gute wie das Böse, auf psychologische Weise erklären, auf rationale Weise, so dass alles, was in dieser Welt passiert, rational erklärbar ist, ja rational erklärbar sein muss. Aber ist bei uns wirklich alles rational erklärbar, alles, was sich an bösartigen Regungen in unseren Herzen abspielt, oder die massenhafte Verführung des deutschen Volkes im vergangenen Jahrhundert oder die unfassbaren Grausamkeiten, mit denen Menschen sich im gegenseitigen Hass vernichten? Oder wirkt auf unser Leben doch eine böse Macht unsichtbar auf uns ein, wie etwa gutes oder schlechtes Wetter auf uns einwirken kann oder wie uns die gute oder schlechte Atmosphäre eines Raumes, den wir betreten, beeinflussen kann? 

 

Jesus lehrt seine Jünger beten: „Und erlöse uns von dem Bösen“, und Jesus meint damit das Böse auch als eine unsichtbare Macht außerhalb von uns selbst, die Besitz von uns Menschen ergreifen und uns auf Wege (ver-)führen kann, die völlig gottfern und gottfeindlich sind. Als Christen allerdings wissen wir: Wir müssen dieser Macht des Bösen nicht mehr unterliegen, weil wir durch Christus grundsätzlich von ihr befreit sind, das Böse, das wir getan haben, uns durch Christus verziehen ist und Christus durch seinen Heiligen Geist in uns wohnt. Christus gibt uns nicht mehr dem „alten Drach und bösen Feind“ preis, sondern schützt uns vor ihm, auch durch die Schar seiner Engel. Von diesem Schutz der Engel singen wir in den Strophen 7-10:

7) Indessen wacht der Engel Schar, die Christus folget immerdar,

und schützet deine Christenheit, wehrt ab des Teufels Listigkeit.

8) An Daniel wir sehen das, als er unter den Löwen saß;

desgleichen auch dem frommen Lot der Engel half aus aller Not;

9) wie auch des Feuers starke Glut verschont und keinen Schaden tut

den Männern in der heißen Flamm, der Engel ihn’ zu Hilfe kam.

10) Also schützt Gott noch heutzutag vor Übel und so mancher Plag

uns durch die lieben Engelein, die uns als Wächter geben sein.

Zwei Schlüsse zieht unser Lied daraus, dass Gott seine „lieben Engelein“ uns „als Wächter“ gegeben hat. Einmal dass wir Gott für die Gabe seiner Engel loben und hier auf der Erde in den Lobgesang der Engel einstimmen sollen, den die Engel Gott im Himmel darbringen: „Ehre sei Gott in der Höhe!“ Und zum zweiten sollen wir den Schutz der Engel in unserem praktischen Leben als Christen in Anspruch nehmen und Gott um ihren Schutz bitten, gerade in Situationen der Anfechtung, in denen wir spüren, dass wir herausgefordert werden, bei Gott und seinem Willen zu bleiben, im Gehorsam, in der Liebe, im Vertrauen zu Gott; und wir sollen auch für das „kleine Häufelein“, die Kirche, bitten, dass sie Gott in allen Herausforderungen treu bleibt und sich nicht verwirren lässt. Martin Luthers Morgensegen formuliert genau diese Bitte um Engelschutz: 

„Ich bitte dich, du wollest mich diesen Tag auch behüten vor Sünden und allem Übel, dass dir all mein Tun und Leben gefalle. Denn ich befehle mich, meinen Leib und Seele und alles in deine Hände. Dein heiliger Engel sei mit mir, dass der böse Feind keine Macht an mir finde.“

 

Singen wir in diesem Sinne – im Dank an Gott für seine Engel und in der Bitte um Bewahrung durch seine Engel – die letzten Strophen unseres Liedes, die Strophen 11-13. Singen wir sie als unser eigenes, persönliches Gebet, mit dem Du und ich vor Gott treten.

11) Darum wir gerne loben dich und danken dir, Gott, ewiglich,

wie auch die liebe Engelschar dich preist heute und immerdar,

12) und bitten dich, du wollst allzeit die Engel lassen sein bereit,

zu schützen deine kleine Herd, die hält an deinem Worte wert.

13) Lob, Ehr sei Gott im höchsten Thron, desgleichen Christus, seinem Sohn,

und auch dem Tröster in der Not, dem dreifaltigen einen Gott.

„Und der Friede Gottes, der alles menschliche Begreifen weit übersteigt, bewahre euer Denken und Wollen im Guten, geborgen in der Gemeinschaft mit Jesus Christus.“ (Philipper 4,7)

Pfarrer Tobias Brendel